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Pagelle gigante Sestriere: Brignone vince uno scontro diretto con Gut; finalmente la vera Goggia
PAGELLE GIGANTE SESTRIERE 2025
Sabato 22 febbraio
Federica Brignone, 10: sempre più tra le leggende immortali dello sport italiano. Otto vittorie in stagione (contando anche l’oro ai Mondiali), 16 in carriera in gigante (terza di sempre), 34 complessive nel circuito maggiore (decima di tutti i tempi). Quando arriva al traguardo in gigante, vince sempre: non ce n’è per nessuna. Negli 8 giganti disputati in quest’annata, 5 li ha vinti ed in 3 è uscita. Ha saputo domare da campionessa la violenta reazione d’orgoglio di Lara Gut-Behrami, demolendola nello scontro diretto e guadagnando altri 20 punti che pesano tanto anche per il morale. L’unico rimpianto è che abbia raggiunto una tale sicurezza nei propri mezzi solo a 34 anni abbondanti. Intanto è tornata in corsa anche per la sfera di cristallo di gigante.
Sofia Goggia, 9: finalmente è tornata la Goggia che conosciamo! Dopo una prima manche sulla falsariga di ieri, nella seconda si è finalmente scatenata, andando all’attacco come sa fare. Attenzione: non è stata una condotta scriteriata, tutt’altro. È riuscita a bilanciare una rimarchevole stabilità tecnica con una velocità di base folgorante. Il quarto posto un po’ brucia, ma in gigante non andava così bene addirittura da 7 anni! Era proprio il risultato che ci voleva per ritrovare fiducia in vista di Kvitfjell, dove si giocherà una fetta importante di Coppa del Mondo di discesa.
Lara Gut-Behrami, 8: non c’era alcun dubbio che non si sarebbe mai arresa dopo l’uscita di ieri. Di colpo si è ritrovata in gigante, dove comunque in stagione era già arrivata seconda a Kronplatz. L’elvetica non sta sciando ai livelli della passata stagione e, soprattutto, appare un gradino sotto rispetto a Federica Brignone. Eppure, nonostante tutto, il suo distacco in classifica è di 190 punti: un vantaggio consistente per l’azzurra, ma di certo non rassicurante. La svizzera sarà un mastino con cui fare i conti sino alle finali in America.
Alice Robinson, 7,5: un passo indietro per la neozelandese, che soprattutto nella seconda manche ha commesso qualche errore di troppo. Conferma però una solidità disarmante in gigante: in questa stagione, se si esclude l’uscita a Killington, è sempre salita sul podio. Eppure sente il fiato sul collo di Federica Brignone nella classifica di specialità…
Julia Scheib, 7: l’austriaca sta dimostrando di avere un potenziale immenso. Commette ancora qualche errore di troppo, ma è ormai in rampa di lancio: potrebbe decollare da un momento all’altro.
Sara Hector, 4: la svedese si è proprio spenta dopo un grande avvio di stagione. Il 13° posto odierno completa un pessimo fine settimana, che peraltro ha fatto seguito ad un Mondiale da dimenticare.
Marta Bassino, senza voto: il tunnel è lungo e apparentemente senza fine. Eppure, soprattutto nella parte alta della seconda manche, qualcosa di buono si è visto. La piemontese, ad esempio, è stata la più veloce in assoluto al primo intermedio della frazione conclusiva. Poi è arrivata una inopinata uscita. L’auspicio è che durante l’estate ritrovi le sicurezze smarrite in vista della stagione olimpica.
