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MotoGP, la griglia di partenza del Mondiale dopo i Test: Ducati in fuga, KTM, Aprilia e Yamaha inseguono

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IPA Sport

…e ora non si scherza più! Dopo aver assistito alla tre-giorni di test pre-stagionali di Sepang ed i successivi due di Buriram, adesso la concentrazione va solamente sulla stagione. Il Mondiale di MotoGP 2025, dopotutto, è ormai pronto per scattare e lo farà proprio con il Gran Premio di Thailandia (domenica 2 marzo) laddove abbiamo visto la seconda tranche di test invernali.

Quali sono i verdetti emessi da queste cinque giornate di lavoro in pista? Le condizioni meteo malesi e thailandesi hanno permesso a team e piloti di lavorare ore e ore sulle nuove moto ed i primi responsi sono arrivati. Oggettivamente grosse sorprese non se ne sono segnalate. La Ducati (anche se passa da 8 moto a 6), infatti, era in fuga rispetto a tutte le rivali e la sensazione è che le moto di Borgo Panigale siano ancora là davanti senza grossi patemi.

La GP25 parte con il chiaro ruolo di favorita in questo campionato. Anche se il passo indietro a livello di motore (la scelta di rimanere sul propulsore 2024 non è un segnale eccezionale) le moto di Borgo Panigale stanno dimostrando di essere imprendibili e efficaci in ogni pista o condizione. Francesco “Pecco” Bagnaia e Marc Marquez partono per contendersi il titolo 2025, mentre Alex Marquez e Fermin Aldeguer (team Gresini) e Franco Morbidelli e l’acciaccato Fabio Di Giannantonio (team Pertamina VR46) sono pronti per vivere un’annata da protagonisti.

Alle spalle delle Ducati chi si staglia? Lo scenario sembra non proporre una moto ben definita. Piuttosto una serie di scuderie che, di volta in volta, in base alla tipologia del tracciato, potrebbero segnalarsi come prima sfidante della Casa bolognese. Ognuna di loro, tuttavia, ha pregi e difetti. La KTM (team Red Bull con Pedro Acosta e Brad Binder) ha dimostrato di essere più performante, come un anno fa, nelle piste nelle quali la potenza conta meno della maneggevolezza. Più difficoltà, invece, per il team Tech3 (Maverick Vinales e Enea Bastianini) con i due piloti che, appena sbarcati sulla nuova moto austriaca, stanno facendo fatica a trovare il giusto feeling.

Si registra un salto in avanti, invece, in casa Yamaha. Netto a Sepang, meno a Buriram. La M1, anche a livello di motore, ha dimostrato che il peggio sembra essere alle spalle, ma il grip fa ancora la differenza e la distanza dai primi è ancora ampia. Non clamorosa come gli ultimi anni, ma c’è. Fabio Quartararo e Alex Rins incrociano le dita, confidando che i giapponesi diano loro una mano per sviluppare la moto nel corso dei prossimi mesi.

Notevole interesse, invece, per l’Aprilia. L’assenza nei test di Jorge Martin è una tegola non di poco conto. Il campione del mondo, che aveva bisogno di fare esperienza con la moto di Noale, e di iniziare ad indirizzare lo sviluppo, partirà quasi da zero a Buriram. Marco Bezzecchi ha girato molto in questi test, a sua volta per conoscere il suo nuovo mezzo, con risultati soddisfacenti. Manca ancora parecchio per avvicinarsi alle Ducati, ma la strada è tracciata.

Chiudiamo con la Honda che, anche nel 2025, parte come fanalino di coda chiaro del gruppo. Luca Marini e Joan Mir (team HRC) hanno messo in mostra miglioramenti sulle moto nipponiche, ma il gap tecnico era talmente ampio che per recuperarlo (sempre che riescano) occorrerà ancora tanto tempo e pazienza.