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Shelton non si arrende: “Sinner il migliore al mondo nel colpire la palla, ma il mio livello è vicino”

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Ben Shelton
Shelton / Lapresse

Ben  Shelton ha commentato la sconfitta contro Jannik Sinner nella semifinale degli Australian Open durante la conferenza stampa: “Onestamente sono molto deluso. Quando si affronta un match, si sa che giocare contro Jannik è un’impresa ardua. Per quanto mi riguarda, finora mi sono guadagnato da vivere nel tour servendo bene. Ho avuto due set point sul mio servizio e mi sembra incredibile non essere riuscito a farcela. Ovviamente stavo giocando contro il numero 1 del mondo e le possibilità sono poche. Se si perdono quelle occasioni allora l’avversario aumenta il proprio livello, serve più prime e gioca meglio. Le occasioni di break non si presentano così spesso. Penso di avere fatto bene alcune cose, ma probabilmente è stata una delle mie peggiori giornate al servizio in questo torneo“.

Jannik Sinner ha dichiarato che probabilmente Shelton ha avuto dei problemi con una gamba e l’americano ha risposto in merito: “Ognuno ha qualcosa (fisicamente, n.d.r.), siamo in una semifinale Slam e abbiamo giocato molto. Lui ha giocato un numero minore di set, non so quanti ne abbia persi ma anche io ne ho persi meno di cinque (quattro, n.d.r). Entrambi ci siamo fatti trattare le gambe nel cambio campo, sono cose che si affrontano alla fine del torneo: niente di grave“.

Lo statunitense si è soffermato anche su un aspetto tecnico: “Penso che probabilmente direbbe di non avere colpito il rovescio in risposta come avrebbe voluto. C’è stato un momento in cui ho avuto la sensazione di ottenere dei punti gratuiti, anche se non stavo colpendo dei servizi fantastici. Quando si gioca contro un grande palleggiatore come lui, si vuole essere più attivi e concentrati sui propri punti. Ho fatto il break due volte nel primo set e mi sono messo in posizione per fare il break all’inizio del secondo e del terzo“.

Ben Shelton occupava il ventesimo posto nel ranking ATP prima degli Australian Open, ma non sembra essere così lontano dai migliori: “So di essere vicino. So che il mio livello è vicino. So di avere molte delle cose che mi servono. Sicuramente credo in me stesso. Penso solo che disputare tante partite contro questi avversari e giocare molte partite in una settimana o in un paio di settimane, sarà l’obiettivo di quest’anno per me. Sinner, Alcaraz, Djokovic, anche nelle loro giornate no, vincono in tre o quattro set. Io mi sto avvicinando, non avere una buona giornata al servizio e fare un grande torneo è significativo per me. È come essere in grado di riconoscere i difetti di ciò che ho fatto, nel mio gioco, contro alcuni di questi rivali, e poter migliorare. La prossima volta che mi troverò in campo con un set point, farò un ace (sorride, n.d.r.). Finché il mio tennis continuerà a migliorare, la mia forma fisica continuerà a migliorare. Ci sono altri tre Slam, voglio fare meglio sulla terra battuta rispetto all’anno scorso“.

Ben Shelton ha approfondito ulteriormente alcuni aspetti del gioco di Sinner:Penso che nessuno possa mettere in discussione che al momento Jannik sia il migliore al mondo nel colpire la palla. In qualche modo non è semplice farci i conti. La colpisce in maniera pulita da entrambi i lati e in profondità, fa molto ritmo. Io sono alto e sono un battitore migliore quando la palla è alta, non mi dispiace colpire di diritto in contropiede o di rovescio all’altezza delle spalle. Sinner colpisce in maniera pesante ed è alto sopra la rete, io dovrà ridurre alcuni dei cali di tensione e servire un po’ meglio, poi vedremo dove saremo. Continuerò a lavorare sodo e a costruire. Non posso prendermela per non averlo battuto, penso che da quando l’ho battuto a Shanghai nel 2023 abbia perso altre sei volte. Continuerò a concentrarmi su me stesso ogni giorno, cercando di migliorare, e spero di poter dare ai tifosi, la prossima volta che ci affronteremo in uno Slam, un match più lungo da vedere”.