Rugby
Rugby, le Zebre Parma perdono con Perpignan e dicono addio ai playoff di Challenge Cup

Si è conclusa da poco la sfida valevole per la quarta, e ultima, giornata della prima fase della Challenge Cup di rugby e al Lanfranchi sono scese in campo le Zebre Parma e il Perpignan. Per gli emiliani, visti anche i risultati degli ultimi due giorni, era obbligatorio vincere con un punto di bonus, senza concederne ai francesi, per accedere ai playoff. Ecco come è andata.
Primi minuti che vedono le Zebre dover difendere, con l’Usap che spinge sull’acceleratore e all’8’ conquista una punizione piazzabile per lo 0-3 iniziale. Insistono i transalpini, mentre la franchigia federale non riesce a rendersi pericolosa. E al 15’ un altro piazzato amplia il divario sullo 0-6. E al 19’ arriva la prima meta del match, segnata da Buliruarua per lo 0-11.
Zebre Parma che timidamente provano a reagire, ma è sempre Perpignan a essere più pericolosa e al 28’ l’ennesimo fallo dei padroni di casa manda sulla piazzola i francesi per lo 0-14. Ora le Zebre cercano di portarsi nella metà campo avversaria e al 35’ finalmente si sbloccano con la marcatura di Scott Gregory che manda le squadre al riposo sul 7-14.
A inizio ripresa errore dalla piazzola di Dominguez, poi tre minuti dopo è Trulla a non trovare i pali dalla distanza. Non sbaglia, invece, Aucagne al 51’ e Perpignan che torna oltre il break sul 7-17. Passa un minuto e arriva la seconda meta delle Zebre, questa volta con un ottimo Giovanni Licata che va oltre per il 14-17. Ma passano solo 4 minuti e risponde l’Usap con Apisai Naqalevu e francesi che riallungano sul 14-24.
Non demordono, però, le Zebre che vanno a caccia di punti e li trovano al 64’ con la terza meta di giornata, questa volta firmata Rusiate Nasove per il 21-24. Match riaperto, con le Zebre Parma chiamate a segnare almeno un’altra meta e superare Perpignan. Ma, invece, negli ultimi 10 minuti sfuma il sogno playoff per la franchigia federale, con l’Usap che va in meta al 71’ con Apisai Naqalevu e poi bissa al 75’ con Seta Toganiyadrava per il 21-39 che chiude definitivamente i giochi.