Sci Alpino
Pagelle superG Cortina: Brignone non deve darsi limiti temporali. Gut spaventa, per Goggia si fa dura

PAGELLE SUPERG CORTINA 2025
Federica Brignone, 10 e lode: meglio di così non si può sciare. La valdostana oggi ci ha regalato la perfezione assoluta. Con il pennello ha tratteggiato le curve come nessun altra, ma la vera novità rispetto ad inizio carriera sta nelle incredibili doti di scorrevolezza acquisite con anni di duro ed instancabile lavoro. “La velocità può allungarmi la carriera. I podi di Tomba? Vediamo quante altre stagioni farò“. Da queste dichiarazioni si comprende come l’azzurra stia pensando anche ad un futuro dopo le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026. In effetti se Lindsey Vonn è tornata a 40 anni e sta dimostrando di essere competitiva, perché Brignone, che ne ha 34, dovrebbe darsi una scadenza? Finché continua a divertirsi e rimane competitiva a questi livelli, allora è corretto non darsi alcun limite temporale.
Lara Gut-Behrami, 9: attenzione perché la fuoriclasse svizzera sta entrando in forma, proprio in coincidenza con i Mondiali di Saalbach. Sin qui Brignone ha vinto 4 gare, l’elvetica nessuna. Eppure a separare le due ci sono appena 135 punti: un margine discreto, ma tutt’altro che rassicurante. Oggi la ticinese è stata l’unica a limitare i danni sotto il secondo di distacco, incassando un secondo posto di peso. A questo punto il gigante potrebbe rappresentare il vero ago della bilancia nella corsa alla sfera di cristallo assoluta, a cominciare da quello di Kronplatz in programma martedì 21 gennaio. L’anno scorso, sulla Erta, si impose proprio la rossocrociata.
Corinne Suter, 8: era evidente che stesse salendo di condizione dopo il lungo periodo buio. Dopo due piazzamenti consecutivi in top10, ecco il podio che potrebbe sbloccarla definitivamente. Attenzione perché l’elvetica è donna da grandi appuntamenti: ha già vinto l’oro in discesa sia ai Mondiali sia, ahinoi (ripensando a Sofia Goggia che fu argento), anche alle Olimpiadi.
Elena Curtoni, 7: sfortunata, perché manca il podio appena di 3 centesimi. Eppure ha disputato una gara molto solida, che allontana le nubi che si erano addensate dopo i primi appuntamenti di gennaio. Ai Mondiali sarà una mina vagante importante per l’Italia.
Sofia Goggia, 6: una brutta partenza ne ha compromesso il risultato, ma in generale è rimasta distante dalla prestazione di ieri in discesa. Sui curvoni ambi ed accentuati non si è trovata così a suo agio: a differenza del solito, è parso palese che si sia tenuta del margine, allargando le traiettorie e non prendendosi rischi estremi. Il settimo posto non può soddisfarla e la allontana a -218 in classifica da Federica Brignone. Iniziano ad essere tanti punti, perché la sensazione è che la connazionale sia superiore in gigante, abbia qualcosa in più in superG, mentre in discesa si è avvicinata tanto. In sintesi: non sarà per nulla semplice colmare un divario che, a causa delle uscite di St. Anton, è diventato ampio.
Lindsey Vonn, 5: Cortina sembrava la pista ideale per spiccare definitivamente il volo, invece l’americana esce ammaccata nel morale con due cadute (in prova e nel superG odierno). Dopo il secondo intermedio si trovava in piena corsa per il terzo posto, poi è arrivata la scivolata. Ma la velocità non le manca, anzi. Si tratta ormai solo di mettere assieme i pezzi e di migliorare progressivamente i pettorali di partenza.