Seguici su

Sci AlpinoSport Invernali

Pagelle discesa Garmisch: Brignone più discesista che gigantista; Goggia e la maledizione Kandahar

Pubblicato

il

Brignone e Goggia
Brignone e Goggia / Lapresse

PAGELLE DISCESA GARMISCH 2025

Federica Brignone, 10: la Kandahar è una pista che la valdostana gradisce, in discesa giunse seconda anche nel 2020, quando non era ancora la velocista sopraffina attuale. Impressiona che la vittoria sia arrivata grazie alla scorrevolezza, che era stato il suo grande tallone d’Achille per gran parte della carriera. Nel primo e nell’ultimo intermedio ha rosicchiato ben 2 decimi a Sofia Goggia, rivelatisi decisivi. Paradossalmente ha sciato meno bene nel tratto tecnico definito ‘Inferno’ rispetto alla compagna di squadra, ma sempre esprimendo una solidità straordinaria. In questa fase della carriera Federica Brignone è ormai sempre più discesista che gigantista: i numeri sono chiari, così come il primo posto nella classifica di specialità. E questa ennesima metamorfosi, per sua stessa ammissione, potrebbe ulteriormente allungargli la carriera oltre Milano Cortina 2026. Adesso diventa cruciale la continuità. Nel superG di domani non servirà vincere a tutti i costi e potrebbe andare bene anche un piazzamento nelle prime cinque posizioni.

Sofia Goggia, 10: non riesce a fare la differenza come qualche anno fa nei tratti di puro scorrimento, un po’ il contrario di quanto avviene per Federica Brignone. Come a Cortina, la bergamasca ha pennellato le curve in maniera sublime, risultando la migliore in assoluto al quarto intermedio. Perdere per un solo centesimo fa malissimo e prolunga la maledizione della Kandahar: a Garmisch, infatti, sin qui è arrivata per ben cinque volte seconda, senza mai vincere. Il problema alla spalla si è rivelato decisivo.

Corinne Suter, 8,5: dopo il podio di Cortina, è terza anche a Garmisch. La svizzera è tornata e, da adesso in poi, farà paura anche alle azzurre. Ha già vinto Mondiali ed Olimpiadi, dunque nella rassegna iridata di Saalbach sarà un osso durissimo, perché l’elvetica sa esaltarsi come poche nel grande appuntamento.

Breezy Johnson, 7,5: fa tremare a lungo le azzurre e torna in una top5 dopo due anni abbondanti. Ha sfruttato le doti da grande scivolatrice.

Lara Gut-Behrami, 7: anche oggi ha limitato i danni. Dopo aver perso un’enormità nei primi tre intermedi, ha pennellato i curvoni dell’Inferno, risultando più lenta della sola Sofia Goggia. Il quinto posto le vale 45 punti. Prosegue il suo cammino da formichina, ma attenzione a lei domani: a Garmisch vanta addirittura quattro vittorie in superG.

Lauren Macuga, 7: ormai è costantemente tra le prime. Chiude sesta a soli 38 centesimi dalla vetta. Sarà ancora più pericolosa in superG e, soprattutto, ai Mondiali di Saalbach.

Laura Pirovano, 6,5: buon decimo posto su una pista non così adatta alle sue caratteristiche. Si conferma costante ed è nona anche nella classifica di specialità. Certo, continua a mancare l’agognato acuto da podio.

Marta Bassino, 6: segnali di ripresa, il 12° posto non è da buttare. Paradossalmente è andata molto meglio dove contava la scorrevolezza rispetto ai curvoni tortuosi della parte centrale. Domani ha bisogno di un risultato di peso in superG per sbloccarsi definitivamente. Come nel caso di Brignone, la piemontese è ormai più velocista che gigantista.

Elena Curtoni, 5,5: momento con più bassi che alti per la valtellinese. Nelle ultime cinque gare disputate, in una è finita quarta, in tre ha concluso fuori dalla top10 ed in una non ha terminato la prova. La sensazione è che, con visibilità non ottimale, tenda ad alzare il piede dall’acceleratore.

Cornelia Huetter, 5: ottava a 46 centesimi. L’austriaca sta accusando un calo di forma rispetto allo spumeggiante avvio di stagione.