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La favola di Madison Keys: piega Iga Swiatek al tie-break lungo e torna in una finale Slam dopo oltre 7 anni

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Madison Keys
Keys / LaPresse

Madison Keys, dopo più di sette anni, tornerà a giocare una finale Slam. Ma non solo: battendo Iga Swiatek per 5-7 6-1 7-6(8) crea un effetto domino non indifferente. Chissà se Aryna Sabalenka ringrazierà l’americana negli spogliatoi della Rod Laver Arena sabato, perché questa vittoria dell’americana sulla polacca consente alla bielorussa di rimanere con certezza numero 1 del mondo a fine torneo. La diretta interessata salirà al numero 8 del ranking WTA, che potrebbe diventare 7 se riuscisse a completare l’opera, cosa che sarebbe il coronamento di una carriera e anche di una delle figure più rispettate e amate del circuito.

Un po’ particolare l’andamento dei primi game, con le due che mancano sostanzialmente di costanza e si ritrovano a scambiarsi i break quattro volte nei quattro giochi iniziali. La prima a tenere la battuta è Swiatek, che quando comincia a spingere e a trovare la sua usuale precisione lascia davvero poco margine a Keys. Conseguenza naturale è il 4-2 anche se l’americana, quando può lasciar esplodere il dritto, lo fa senza tanti complimenti. Quando, sul 5-3, la numero 2 del mondo sembra destinata a chiudere senza difficoltà, emergono le doti in potenza della giocatrice a stelle e strisce, che gioca un grande game in risposta e sale sullo 0-40; due palle break se ne vanno, ma il rovescio lungolinea regala a Keys il rientro sul 5-4. Il successo nel parziale per Swiatek è però solo ritardato, perché dopo il 5-5 è lei a riuscire a fare meglio in termini di gioco e a chiudere per 7-5.

Il secondo parziale, al contrario di tutte le attese possibili, si trasforma in un autentico monologo di Keys. Per la giocatrice dell’Illinois non è solo eseguire alla perfezione il piano partita la chiave: arrivano vincenti su vincenti, dritto e rovescio che funzionano, le risposte che iniziano a pungere in maniere difficilmente contenibili per Swiatek. Arriva un break, poi un altro, poi un altro ancora. Sul 5-0 potrebbe anche chiudere, ma Swiatek riesce a recuperare uno dei turni di servizio, salvo poi finire senza averne a sua volta tenuto neppure uno: 6-1 e si va al terzo.

Di qui in avanti le questioni si fanno un po’ più equilibrate, per quanto una chance di andarsene a testa arriva nel quarto e quinto gioco. Tutto, però, si accende nella seconda metà del parziale. Sul 4-3, Keys ha un’opportunità molto più che grande, salendo sul 15-40 e procurandosi così due palle in grado di garantirle un’occasione enorme. Swiatek, però, si riprende molto bene e usa efficacemente la prima per togliersi dai guai. L’americana si disunisce, sul 4-4 va sotto 0-40, ma si salva (anche perché sul 30-40 la polacca butta il dritto in rete a campo aperto), poi annulla un’altra palla break e gioca coraggiosamente per andare avanti 5-4. Keys, però, ci ricasca: 5-5, 0-40, e alla terza palla break gioca una palla corta troppo facile da arraffare per l’ex leader WTA, che va a servire per il match. I brividi non sono ancora finiti: Swiatek fallisce il suo match point sul 40-30 per effetto di una risposta di dritto di Keys, poi commette un doppio fallo che significa tie-break (a 10 punti). Per la polacca va tutto sostanzialmente bene fino al 6-4, quando serve per chiudere e si ritrova infilata dal dritto lungolinea dell’USA.  Scambio incredibile sul 7-7, che Swiatek vince e che sembra tagliare le gambe alla sua avversaria. L’americana, però, risponde con due grandi prime che le valgono il primo match point. Quello che resta l’unico, perché la polacca spedisce la palla lunga: è finale per Keys, contro una larga parte di pronostici che già vedevano stagliarsi all’orizzonte la supersfida per il primo posto WTA.

Sulla Rod Laver Arena entra in scena il 36-41 di rapporto vincenti-errori gratuiti per Keys, come anche il 22-40 dalle parti di Swiatek, meno efficace del solito al netto della continua ricerca del colpo giusto da parte dell’americana. E non si può non rimarcare come una parte della vittoria dell’USA sia da ascrivere ai tanti punti vinti con gli scambi corti: 70 contro 55 fino a 4 colpi.