Tennis
Australian Open 2025: martedì d’Italia con Paolini, derby e altri quattro azzurri. Debuttano Medvedev e Rybakina

Ci sarà tanto azzurro d’Italia in quello che, normalmente, si vede anche sui campi di Melbourne Park durante gli Australian Open. Terza giornata in scena nel primo Slam dell’anno, e vanno a concludersi i match di primo turno nei tabelloni di singolare maschile e femminile. Un programma, quello di oggi, intrigante, ma nel quale qualche errore di distribuzione è stato indubbiamente fatto tra domenica e lunedì.
Com’è come non è, la giocatrice col miglior ranking assoluto entrando nel torneo che va in campo oggi, al femminile, è Jasmine Paolini. Per lei il palcoscenico della Margaret Court Arena e, per di più, in sessione serale, alle 9:00 italiane, quando sarà opposta alla cinese Sijia Wei (o Wei Sijia, che dir si voglia). Primo confronto in carriera tra le due, con Jasmine alla sesta partecipazione a Melbourne e con una giocatrice che, invece, per la prima volta ha passato le qualificazioni in uno dei quattro tornei maggiori. Nei fatti, è l’inizio di una corsa che intende portarla più vicina al numero 3 del ranking mondiale, considerato anche che può proteggere piuttosto bene il numero 4. Intanto ci saranno da difendere gli ottavi di finale, un match alla volta.
Il fattore una di notte (11:00 australiane) tocca però a Matteo Berrettini, che aprirà la Kia Arena contro il britannico Cameron Norrie. Il precedente è nobile, e riguarda la finale del Queen’s nel 2021, che il romano vinse lanciandosi così verso quella che ad oggi è l’unica finale Slam della sua carriera, la prima di un italiano a Wimbledon. Oggi le cose sono cambiate di molto, per entrambi la classifica è scesa. Sicuramente un confronto meno temibile di altri, considerando che Berrettini avrebbe potuto pescare chiunque, e Norrie in questo momento non è propriamente al massimo della forma. Qui ha ricordi contrastanti, culminati però nella semifinale del 2022, anche qui la prima della storia per un azzurro (poi è arrivato Sinner e ha fatto ancor meglio). Il capitolino ha esordito perdendo contro Jordan Thompson a Brisbane, ma va detto che l’australiano, da queste parti, ha l’abitudine di rendersi pericoloso. I favori del pronostico in questa fattispecie vanno a lui. Chi vince ha Rune o Zhang.
Dalla Kia Arena alla Kia Arena, come terzo match ci sarà il derby attesissimo tra Matteo Arnaldi e Lorenzo Musetti. Grande, anzi grandissima la sfortuna per entrambi, che certo non avrebbero voluto trovarsi in questa situazione. Terzo confronto tra i due, e ha finora sempre vinto il toscano, anche se la seconda delle due sfide del 2023 li ha visti particolarmente vicini e Musetti si è imposto solo al tie-break del terzo set. Preferenza leggera che per molti va proprio al classe 2002 di Carrara, che viene da un 2024 di alto livello soprattutto nella fase centrale, mentre il sanremese ha avuto alti e bassi vari. Ma, per entrambi, un inizio di 2025 a corrente alternata che può riequilibrare un pochino la situazione.
Molto pericolosa, invece, è la questione legata a Flavio Cobolli. Numero 32 del seeding, ha pescato l’argentino Tomas Martin Etcheverry, che si trova sei posizioni più indietro nell’ultimo ranking ATP. Basterebbe già solo questo per far capire che sarà lotta, ma c’è anche da rimarcare come Etcheverry sappia giocare bene su questa superficie, fatto che dovrebbe assicurare una battaglia aperta. Tre i precedenti, tutti a livello inferiore all’ATP (che per questo non ne fa conto ufficiale) e sempre vinti dal sudamericano, ma parliamo di 2021 e 2022. L’anno scorso, passato dal tabellone cadetto, batté Jarry e Kotov prima di sbattere su de Minaur, al tempo ancora un po’ troppo più avanti in termini di livello. Non è lo Slam della conferma, e anzi c’è chi ritiene leggermente favorito Etcheverry, ma nella sera del Court 7 ci sarà da divertirsi.
In casa Italia però non è finita, perché ancora in chiusura di programma Lorenzo Sonego avrà uno di quei confronti di enorme peso. Dall’altra parte della rete c’è Stan Wawrinka, che sarà pure ormai lontano dagli anni migliori, ma ancora alle soglie dei quarant’anni sui campi ci va e non certo per fare presenza. Qui l’elvetico ha vissuto tre battaglie epiche al quinto set con Novak Djokovic, qui ha vinto il primo dei suoi tre Slam. Sebbene Sonego abbia una carriera già abbastanza lunga, essendo del maggio 1995, i due si sono confrontati un’unica volta, a Umago nel 2023: vinse Wawrinka 6-3 6-4. Nel 2024 il torinese diede battaglia contro Alcaraz, ma pese in quattro parziali; un dato particolare è che in sei partecipazioni nel tabellone principale finora ha perso una sola volta al primo turno (2020, con Kyrgios). Qui è lui che recita da favorito.
Per la fine si torna all’inizio, cioè all’una di notte. Luca Nardi dovrà dare parecchie risposte nel momento in cui scenderà in campo per sfidare il canadese Gabriel Diallo. E c’è un dato particolare per lui: in ogni torneo affrontato nel 2025 il nordamericano ha sempre trovato davanti un italiano (Musetti a Hong Kong, Sonego ad Auckland e adesso Nardi). Appare evidente come molto dipenda anche dall’umore del pesarese, sebbene vada detto che la potenza nello stile di gioco di Diallo sia effettivamente un dato fastidioso da poter tenere in considerazione. In un modo o nell’altro, si scoprirà di notte come stanno attualmente le cose per un Nardi che ha un gran bisogno di trovare continuità tecnica.
Programma, come si diceva, reso per così dire differente dalle scelte dell’organizzazione, che portano la Rod Laver Arena ad aprire con il primo turno femminile in quota USA tra Emma Navarro e Payton Stearns, che saranno seguite da Daniil Medvedev, qui finalista un anno fa, e Kasidit Samrej, che già solo scendendo in campo è il terzo thailandese a scendere in campo in uno Slam dopo Paradorn Srichaphan, che fu anche ottimo top ten nei primi Anni 2000, e Danai Udomchoke. Comincia oggi tutto per Alex de Minaur, ma l’australiano non avrà vita facile contro l’olandese Botic van de Zandschulp. In campo anche Holger Rune: il danese, giocherà con il cinese Zhizhen Zhang sulla MCA, dove il programma sarà chiuso da Andrey Rublev. Per il russo c’è Joao Fonseca, il brasiliano classe 2006 sulla bocca un po’ di tutti. Soprattutto dei brasiliani, che hanno invaso i profili social di Rublev in vari modi. Comincia anche il torneo di Taylor Fritz: anche per lui derby USA con il rientrante Jenson Brooksby, al ritorno in campo dopo due anni e vicende dai tre test antidoping mancati alla confessione circa i suoi disturbi dello spettro autistico.
Tra le donne, invece, detto di Navarro-Stearns, c’è interesse non solo per il debutto di Elena Rybakina, con la kazaka che arriva dagli strascichi di quello che, se non è un secondo caso Vukov, ci va vicino, ma anche per la sua avversaria. Emerson Jones, infatti, è del 2008 e ad Adelaide è riuscita a raggiungere il secondo turno, ed è anche la prima numero 1 mondiale a livello junior dell’Australia dai tempi di Jelena Dokic nel 1998. Tante le sfide con un certo fascino: tra queste, da sottolineare quella tra l’ucraina Anhelina Kalinina e la tunisina Ons Jabeur, che hanno iniziato bene l’anno e che certamente non gradiscono questo confronto già all’esordio. Debutti anche per le russe Daria Kasatkina e Anna Kalinskaya (che non avrà forse vita facilissima con l’aussie Kimberly Birrell) e per la britannica Katie Boulter.