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Amedeo Bagnis: “Problemi di materiali con la slitta nuova, ma ho svoltato. Pista favorevole ai Mondiali”

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Amedeo Bagnis
Bagnis / Lapresse

Amedeo Bagnis è intervenuto come ospite nel corso della settima puntata di Salotto Bianco, trasmissione di approfondimento sulle discipline olimpiche invernali visibile sul canale Youtube di OA Sport, condotta da Dario Puppo e Massimiliano Ambesi. L’atleta di punta della Nazionale italiana di skeleton, reduce dal terzo posto nella scorsa gara di Coppa del Mondo a St. Moritz, vuole recitare un ruolo da protagonista anche nei Campionati Mondiali di Lake Placid.

Sulle difficoltà di inizio stagione: A livello fisico stavo e sto molto bene. Rispetto agli altri anni sono arrivato subito con un picco di forma molto alto, mentre per quanto riguarda i risultati in pista mi è mancata una marcia in più a livello di materiali. Quest’anno è arrivata una slitta nuova, dei pattini nuovi, alcune novità tra i materiali. Ciò è stato d’aiuto, ma allo stesso tempo un handicap per me, perché mi sono andato un po’ ad incartare facendo troppe prove comparative“.

L’argento mondiale 2023 ha spiegato così l’exploit di St. Moritz: Ho avuto un grosso feedback positivo a St. Moritz facendo un piccolo passo indietro. Ho usato una slitta nuova, con delle manette vecchie. Per me è stata la svolta di questa stagione. Mettere insieme la slitta nuova con le manette vecchie mi ha aiutato, come si è visto dal risultato, e spero mi possa dare una mano anche ai Mondiali di Lake Placid“.

Sull’incidenza dei materiali nello skeleton per poter ambire alle prime posizioni:Se si hanno dei materiali di cui ti puoi fidare molto, si è anche più tranquilli nella guida e ti puoi concedere magari un piccolo errore che noi invece paghiamo parecchio, mentre per chi ha un materiale molto competitivo quell’errore inficia meno, quindi ti dà anche una tranquillità psicologica e in sostanza scendi meglio, più rilassato“.

Il 25enne azzurro ha poi raccontato il suo avvicinamento a questo sport: Io arrivo allo skeleton un po’ per caso. Sono un ex velocista dell’atletica leggera e nel 2018 mi fu chiesto di fare questo provino al raduno di spinta di Cesana Torinese. Ci provai senza troppe pretese, perché comunque avevo finito la mia stagione di atletica. Andai subito molto bene, lo capii dalle facce stupite degli allenatori per i tempi che avevo fatto. Mi chiesero di partecipare ai Campionati Italiani di spinta a Cortina, io accettai e vinsi il titolo italiano junior e assoluto. Da lì è cominciata la mia vita con lo skeleton. Andai a Innsbruck per fare le mie prime discese, visto che la pista da noi non c’è. Feci poi le mie prime garette di Coppa Europa come apripista e verso febbraio-marzo 2019 partecipai ai Campionati Italiani di skeleton su pista vera e ghiacciata vincendo anche lì il titolo nazionale junior e assoluto. A quel punto feci 2+2 e mi resi conto che non ero poi tanto male. Da lì è iniziata la mia storia“.

Sugli obiettivi per gli ultimi appuntamenti della stagione: Adesso abbiamo queste due settimane di pausa prima di Lillehammer, dove sicuramente tornerò sotto con la preparazione e mi allenerò veramente tanto facendo un piccolo stop proprio per fare la gara di Lillehammer. Poi ci saranno di nuovo due settimane di pausa prima di partire per l’America, quindi abbiamo in sostanza queste quattro settimane di preparazione ai Mondiali, che per quanto mi riguarda è la tappa fondamentale di questa stagione. Mi piacerebbe fare un’altra medaglia ai Mondiali, dopo quella del 2023, poi Lake Placid è una pista dove l’anno scorso siamo andati tutti molto bene. Voglio arrivarci pronto sia a livello fisico, per spingere forte, e anche a livello di guida“.

VIDEO: LA PUNTATA COMPLETA DI SALOTTO BIANCO

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