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MotoGP, Alex Marquez penalizzato nel GP d’Australia. Lo spagnolo non ci sta: “Poca coerenza”

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Alex Marquez / Valerio Origo

L’applicazione delle regole in MotoGP continua a far discutere. Al centro dell’attenzione il caso dell’incidente che ha visto coinvolti Alex Marquez e Joan Mir nella gara di Motegi, in Giappone. Il pilota della Ducati Gresini ha preso in pieno, ad alta velocità, il centauro della Honda in curva-12, con la GP23 di Alex rimasta letteralmente incastrata tra lo pneumatico e il codone della moto di Joan.

La conseguenza è stata la caduta di entrambi, finendo sulla ghiaia e dovendo ritirarsi dal GP. Una decisione è arrivata da parte dello Steward Panel: “In base al protocollo sulle penalità consegnato ai team, questa azione è considerata un incidente del tipo MGP-CC4: ‘Causare un incidente. Un contatto con un altro pilota che risulta nella caduta dell’altro pilota’. Essendo la prima infrazione della stagione, la penalità più appropriata in questo caso è un long lap Ponalty“, viene spiegato nella nota.

Una presa di posizione ritenuta da Marquez però poco coerente rispetto alle decisioni in passato: “Dovremo fare un long lap penalty, anche se non sono d’accordo: sette giorni fa nella curva 3 un altro pilota mi ha toccato alla stessa maniera e non è stato fatto nulla. Dimostra che le regole non sono uguali per tutti, ma faremo di ragion virtù“, le parole dello spagnolo in riferimento a quanto fatto da Jack Miller a Mandalika.

Alex, da dire, si è scusato con Mir per l’accaduto, ma è chiaro che il differente approccio da parte dei commissari su episodi simili alimenta le lamentele nel paddock da parte dei piloti e delle squadre. Resta il fatto che l’iberico dovrà scontare, quindi, un long lap penalty in vista del prossimo appuntamento a Phillip Island tra due settimane (18-20 ottobre).

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