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Golf
Augusta Masters 2024, DeChambeau scappa e Scheffler lo tallona. Tanti big vicini alla testa con il primo giro da completare
Il meteo ci ha messo lo zampino, ma dopo un temporale che ha fatto ritardare l’inizio di un paio d’ore abbondanti lo spettacolo non è mancato nel primo giorno di gara all’Augusta National. Magnolia Lane ha aperto le sue porte per l’edizione 2024 dell’Augusta Masters e Bryson DeChambeau guarda tutti dall’alto con il suo -7 di giornata. Una classifica corta, popolata nelle zone alte da tutti i migliori, con Scottie Scheffler che insegue il connazionale ad un solo colpo di distanza. Il primo giro non è stato completato per via della sospensione per oscurità dopo lo slittamento iniziale, e per diversi giocatori il venerdì in Georgia sarà assai impegnativo.
Temporale che si è abbattuto nella notte e nella prima mattinata statunitense che ha inzuppato il campo, e portato un forte vento che ha caratterizzato le prime diciotto buche verso la caccia alla Giacca Verde (20 miglia costanti, con raffiche che arrivavano al doppio della velocità). Si sono visti perciò qualche bogey in più rispetto alla norma, ma i birdie e i colpi spettacolari di certo non sono mancati. Davanti troviamo due bombardieri, con DeChambeau, che ha iniziato il suo giro tra le prime partenze, che ha sfruttato una giornata in cui il suo drive non l’ha mai tradito.
Miglior partenza di sempre nei Major per ormai l’ex ‘scienziato pazzo’ del golf, tra i primi a provare a fare più distanza possibile, a scapito della precisione, con il tee shot. Prestazione favolosa con drive e putt per DeChambeau, che chiude il suo giro con il solo colpo perso alla 9 e otto birdie, di cui cinque dalla 12 alla 18. Dietro di lui il favorito n.1 della settimana Scheffler, che dopo un inizio nella bufera di vento viene fuori alla distanza e chiude il suo primo giro con un totale di -6. Neanche un bogey per il campione in carica sulla sua carta (unico in tutto field), con sei colpi guadagnati in dei buche buche diverse sfruttando tutti i par 5 del campo, tranne quello della otto, e i par tre delle seconde nove, tutt’altro che semplici, con la ciliegina della torta dell’approccio imbucato dal bunker dietro il green alla famosissima dodici.
Terzo posto a -5 per il rookie Nicolai Højgaard, che deve completare le sue fatiche giocando le ultime tre buche del percorso. Grande estro per il danese che ha attaccato fin dal primo colpo, mettendo nel suo score fino alla 15 due bogey e ben sette birdie. Quarta piazza per due a -4, con Max Homa indiavolato dopo 13 in compagnia dell’ex campione a Magnolia Lane Danny Willett. Quasi un miracolo quello dell’inglese, che sei mesi fa si è infortunato alla spalla con una prognosi di 12/18 mesi di stop, invece con un recupero favoloso Willett è qui e ha giocato veramente bene il suo primo giro.
Terzetto di potenziali outsider in sesta posizione con lo score di -3: il neozelandese Ryan Fox, partito fortissimo con cinque colpi sotto il par nelle prime nove prima di incepparsi, l’australiano Cameron Davis, che paga soprattutto i due difficili par 4 della 10 e della 11, e l’inglese Tyrrell Hatton, al quale mancano ancora quattro buche per completare il suo primo giro. A chiudere la top-10 un gruppo decisamente folto di protagonisti con lo score di -2, tra di loro un non più sorprendente Ludvig Aberg, arrivato alla 11, con lo svedese che è al suo debutto Major in assoluto, Tommy Fleetwood, Patrick Reed e un Will Zalatoris che ha già dimostrato di poter essere pericoloso all’Augusta National.
Avvio decisamente positivo anche per il re del Masters e del golf in generale. E’ partito nella tarda serata italiana Tiger Woods, che al momento occupa il 17° posto con il punteggio di -1 dopo 13 buche. Oggi il campione americano sarà chiamato ad un’impresa viste le sue condizioni fisiche, disputare ben 23 buche per finire i primi due giri, e passare il taglio effettuando così il record del suo 25esimo weekend consecutivo sui campi di Augusta. Con lo stesso score di Tiger, ma a giro completato, troviamo il nordirlandese Rory McIlroy, bravo a non sprofondare dopo una partenza molto difficile.
In difficoltà invece lo spagnolo Jon Rahm, campione uscente, che dopo esser stato sotto par al giro di boa ho sofferto il vento e chiuso le secondo nove in +3, per un totale di +1 che lo colloca al 42° posto. Il primo giro riprenderà alle 7.50 locali, con un’inevitabile ulteriore slittamento dei tee times per le seconde diciotto buche. Nonostante condizioni non semplici, gli score bassi non sono mancati, e neanche i grandi colpi, con diversi putt e approcci imbucati da fuori green, oltre a una bandiera della 16 presa più volte d’assalto andando alla ricerca della buca in uno. Il meteo dovrebbe dar tregua per tutta la settimana, con lo spettacolo del Masters che è solo alla sua alba.