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Olimpiadi

Volley, l’Italia ha il problema dell’opposto di riserva. L’opzione Rychlicki sarebbe servita, Bovolenta in A2

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Alessandro Bovolenta
Alessandro Bovolenta/Photo LiveMedia/Davide Di Lalla

Ieri sera si sono chiusi i quarti di finale dei play-off scudetto ed è già tempo di pensare alla Nazionale a quattro mesi esatti dall’avvio dei Giochi olimpici. L’Italia deve ancora formalizzare una qualificazione a Parigi che arriverà strada facendo in Nations League e l’attenzione è tutta rivolta al torneo olimpico dove gli azzurri arriveranno come campioni del mondo e vice-campioni europei in carica e una delle squadre da battere.

Il problema della squadra di Fefè De Giorgi è rimasto quello della penuria di opposti di ruolo nel campionato italiano. L’infortunio di Yuri Romanò che lo ha tenuto ai box un paio di mesi ha fatto accendere l’allarme rosso in casa azzurra. Allarme rientrato ma Romanò ha fatto fatica a tornare sui suoi livelli abituali dopo i problemi di natura fisica avuti negli ultimi mesi del 2023. Si è rivisto su buoni livelli proprio in queste ultime settimane e dunque si può dire che è completamente recuperato in vista della stagione della Nazionale di cui è titolare inamovibile e si può dire che sia uno degli uomini di fiducia del tecnico pugliese, che lo ha lanciato a livello internazionale all’Europeo del 2021 vinto dalla squadra italiana, aprendogli la strada per un futuro che sarebbe stato radioso da campione del mondo, da vincitore lo scorso anno della Coppa Italia e da vice-campione d’Europa.

Proprio la finale persa con la Polonia, però, mise in risalto le difficoltà dell’opposto azzurro che non fu brillantissimo nella partita decisiva del torneo continentale. La necessità di un sostituto di livello è vitale per la squadra di De Giorgi che lo scorso anno si affidò a Bovolenta nel torneo europeo e a Gironi nelle qualificazioni olimpiche. Gironi, purtroppo, non è riuscito ad incidere e anche quest’anno a Piacenza ha faticato ad affermarsi anche quando ha trovato spazio in sostituzione di Romanò. Alessandro Bovolenta, invece, ha fatto la scelta di giocare titolare in serie A2 ed ha chiuso la regular season come quarto realizzatore del campionato con 516 punti all’attivo nei 99 set disputati, secondo miglior italiano alle spalle di Kristian Gamba.

La scelta di Bovolenta di restare a Ravenna, alla corte di Bonitta, in una Consar che da oggi si giocherà la promozione in serie A1 attraverso i play-off contro Prata di Pordenone nei quarti di finale, ha fatto storcere il naso a qualcuno ma alla fine il figlio d’arte, come fece Romanò alla viglia della chiamata per l’Europeo in Slovenia, ha potuto disputare un campionato da protagonista come titolare e a questo punto è pronto a spiccare il volo verso una squadra magari di media classifica di Superlega. La penna di De Giorgi sembra pronta a ricadere sul suo nome.

Infine c’è la questione Kamil Rychlicki. ll giocatore di origine lussemburghese ha scelto la cittadinanza italiana ma al momento non è ancora eleggibile per essere convocato in nazionale. La corsa contro il tempo continua e, come ha dichiarato il presidente Manfredi qualche tempo fa, la sua presenza ai Giochi sarebbe un mezzo miracolo. Non vale la pena sperarci, poi se arriverà un regalo dell’ultima ora ci sarà da capire cosà vorrà fare Fefè De Giorgi, uno molto attento a non spostare le gerarchie del gruppo che, lo dimostrano i risultati fin qui ottenuti, sono pressochè sacri. Di sicuro dalla prossima stagione con tre opposti come Romanò, Rychlicki e Bovolenta titolare in Superlega il problema opposto potrebbe non porsi più.