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Biathlon, l’Italia dà spettacolo a Soldier Hollow ed è seconda in staffetta dietro la Norvegia

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Tommaso Giacomel
Giacomel / Federico Angiolini

A Soldier Hollow, nello Utah (Stati Uniti), la penultima tappa della Coppa del Mondo 2023-2024 di biathlon si apre col meraviglioso secondo posto della staffetta 4×7.5 km maschile dell’Italia, composta da Patrick Braunhofer, Tommaso Giacomel, Didier Bionaz e Lukas Hofer. Vince la Norvegia, terza la Germania.

Patrick Braunhofer nella serie di tiro a terra utilizza rapidamente una ricarica, uscendo comunque in scia al gruppo di testa, ottavo a 7″7 dalla Norvegia di Sturla Holm Laegreid. In piedi l’azzurro è perfetto e resta nel gruppo di testa, mentre la gara diventa ad inseguimento per la Norvegia, con Laegreid che paga tre giri di penalità ed esce ad oltre un minuto dalla testa, presa dalla Repubblica Ceca con Michal Krcmar. Al primo cambio al comando ci sono il ceco ed il francese Fabien Claude con lo stesso tempo, mentre l’Italia è sesta a 16″8.

Tommaso Giacomel è perfetto a terra e lascia il primo poligono a 13″4 dalla Francia di Emilien Jacquelin, mentre nelle retrovie inizia la risalita della Norvegia, con Tarjei Boe che, pur non utilizzando ricariche, paga ancora più di un minuto. Nella serie in piedi l’azzurro utilizza una ricarica, ma Jacquelin pasticcia al poligono ed incappa in due giri di penalità: l’Italia è in testa con 22″4 sull’Ucraina e 36″4 sugli Stati Uniti. A metà gara l’Italia comanda con 31″2 sull’Ucraina, ma la Norvegia è già terza a 36″1, mentre sprofonda la Francia.

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Didier Bionaz si difende come può dalla rimonta furente di Johannes Thingnes Boe: nella serie a terra l’azzurro usa una ricarica mentre il norvegese è perfetto ed il margine dell’Italia scende a 10″2. Nel corso del secondo giro arriva l’aggancio da parte della Norvegia, ed i due vanno a sparare assieme in piedi: Boe vola via senza ricariche, mentre Bionaz va in difficoltà sugli ultimi due bersagli e deve ricorrere a tutte le ricariche per uscire senza penalità. Il norvegese esce in testa con 20″9 sullo statunitense Campbell Wright e 24″7 sul tedesco Benedikt Doll, mentre l’italiano è quarto a 43″3. Alle spalle dell’azzurro, però, l’Austria è lontana. All’ultimo cambio la Norvegia comanda con 36″3 sugli USA, 37″2 sulla Germania e 36″8 sull’Italia, quarta. L’Austria, quinta, è quasi 2′: restano quattro Nazioni a giocarsi i tre gradini del podio.

Lukas Hofer aggancia USA e Germania nel primo giro, ma davanti Vetle Sjaastad Christiansen è perfetto a terra ed aumenta ulteriormente il proprio margine. L’azzurro, però, utilizza una sola ricarica, mentre il tedesco Philipp Nawrath e lo statunitense Jake Brown ne usano due: Italia seconda a 37″2, Germania terza a 43″0, USA quarti a 49″0, resto del mondo oltre i 2′. Nel secondo giro Nawrath riprende Hofer, mentre Brown paga una decina di secondi dalla coppia. Christiansen va a vincere dopo aver usato una sola ricarica in piedi, così come Hofer e Nawrath, con l’azzurro che scavalca il teutonico di 1″5. Alle loro spalle, però, Brown incappa in un giro di penalità ed il podio è ormai cosa fatta anche per Italia e Germania. Nell’ultimo giro la Norvegia va a vincere in 1:13’12″3, mentre l’Italia è seconda a 26″5, con Hofer che brucia allo sprint Nawrath e relega la Germania al terzo posto a 27″3. Quarti gli Stati Uniti a 1’30″0, quinta la Svezia a 1’46″5, oltre i 3′ gli altri quartetti.