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Sci alpino, Sofia Goggia potrebbe eguagliare Isolde Kostner a Cortina: i precedenti sull’Olympia delle Tofane

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Sofia Goggia

Sofia Goggia e Cortina d’Ampezzo, una lunga storia d’amore che, come solo le migliori sanno fare, ha anche fatto passare dei momenti di sofferenza assoluta, che non hanno fatto altro che rinsaldare il legame che c’è tra la fuoriclasse bergamasca e la rinomata località veneta. Siamo pronti a viverne un altro capitolo, visto che dopo le due prove da venerdì si comincerà a fare sul serio: due discese in programma i primi due giorni, poi si chiude con un superG.

La Coppa del Mondo 2023-2024 di sci alpino femminile tocca l’Italia per la prima volta in stagione, e lo fa in una località mitica per quel che riguarda il Circo Bianco. L’Olympia delle Tofane è una delle grandi classiche per quel che riguarda la velocità femminile, un fine settimana che regala sempre paesaggi mozzafiato e gare incredibili. Goggia, su questa pista, o esce o vince. La tendenza degli ultimi anni è questa.

Partiamo dagli albori della storia della campionessa olimpica di discesa del 2018 in questa località, con il debutto che arriva solo due anni prima di Pyeongchang, con un 27° posto in discese e un 15° in superG. Questi sono nettamente i peggiori risultati per la 24 volte vincitrice in Coppa del Mondo sulle Tofane, che dal 2017, quando arriva al traguardo, non fa mai peggio di seconda. Piazza d’onore che Sofia coglie il 28 e 29 gennaio di sette anni fa, rispettivamente in discesa e superG battuta prima da Lara Gut-Behrami e poi da Ilka Stuhec.

Il dato che lascia a bocca aperta sono i risultati di Goggia dal 2018: sette volte l’azzurra ha aperto il cancelletto dell’Olimpia delle Tofane, tre volte ha esultato al traguardo e quattro la linea d’arrivo non l’ha mai passata. La prima vittoria arriva il 18 gennaio di sei anni fa davanti al duo americano più vincente di sempre Lindsey Vonn e Mikaela Shiffrin, mentre nei due giorni successivi arrivano due uscite consecutive.

Due anni di assenza dell’azzurra da Cortina e la prima coltellata che fa male nel suo rapporto con questa località arriva per via indiretta, a gennaio 2021. Un mese dopo ci sono i Mondiali (l’unico allora che alla bergamasca mancava e manca tutt’ora), Goggia sta letteralmente dominando in discesa, è pronta e carica per l’appuntamento davanti al pubblico di casa, ma una caduta in una pista turistica di Garmisch, mentre stava rientrando a valle a seguito dell’annullamento per nebbia del superG, dà l’esito peggiore: frattura composta del piatto tibiale del ginocchio destro e addio sogno Mondiale.

Goggia torna a Cortina nel 2022 e la sua permanenza è ancora thrilling: il 22 gennaio vince la discesa dopo la tremenda botta rimediata la settimana prima ad Altenmarkt, ma il giorno dopo succede l’imponderabile. Caduta e ginocchio ancora dolorante, a 23 giorni dall’appuntamento con la difesa del titolo olimpico a Pechino; quel lasso di tempo ormai è storia, per quella che la stessa Sofia ha definito “l’impresa della mia vita“.

Veniamo poi all’anno scorso, quando arriva puntuale nella prima discesa la terza vittoria sulle Tofane. Il giorno dopo è ancora fatale lo Scarpadon alla bergamasca, che cade nella seconda discesa e decide di non partire per il superG, nonostante non ci sua un infortunio di grave entità. Ricapitolando, dal 2018 Goggia quando arriva vince, è a quota tre in discesa, e con le due in programma questo fine settimana salirebbe a cinque, arrivando così ad eguagliare Isolde Kostner. Gioie e dolori sulle Tofane per Sofia, sperando che quest’anno ci siano solo notizie positive. 

Foto: LaPresse

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