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Formula 1

F1, un pilota italiano vincerà il Mondiale prima che lo rivinca la Ferrari? Boutade o possibilità concreta?

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Il tema è il classico pour parler che potrebbe uscire durante una pizzata tra colleghi o amici. Tuttavia, la stagione 2023 di Formula 1 non propone più alcun argomento pregnante, dunque perché non analizzare in maniera razionale la questione? Sarebbe davvero così assurdo pensare di rivedere un pilota italiano vincere il Mondiale di F1 prima che lo rivinca la Ferrari?

Ovviamente, il go-to-guy in tal senso sarebbe Andrea Kimi Antonelli, fresco vincitore del campionato di Formula Regional. Nel 2024, il diciassettenne emiliano effettuerà il suo esordio in Formula 2, saltando a piè pari la Formula 3. Gareggerà peraltro in una squadra di vertice, la Prema Racing, nella quale è già inserito. Non va inoltre dimenticato come sia membro, sin dal 2019, dello Mercedes Junior Team.

Gli addetti ai lavori che frequentano le categorie formative non hanno dubbi. Il ragazzo sembrerebbe avere il quid necessario per arrivare in F1. C’è chi, a mezza bocca, afferma che il suo destino sia già programmato. Due stagioni cadette per “farsi le ossa” prima di una promozione nel Circus a partire dal 2026, magari salendo direttamente su una Freccia d’Argento. Quella lasciata libera da Lewis Hamilton?

Kimi Antonelli conquista il titolo della Formula Regional 2023: un pilota italiano che fa sognare

La strada è ancora lunga e impervia, ma la Casa di Stoccarda crede fortemente nell’italiano e si direbbe intenzionata a investire con decisione su di lui. La prospettiva di vedere Antonelli approdare in Formula 1 a diciannove anni su una monoposto di primo piano è indubbiamente la più ottimistica in assoluto e rientra all’interno di una rosa di possibilità.

È altresì plausibile che venga collocato in un team con cui Mercedes ha sinergie, allo scopo di lasciarlo maturare con calma prima di riportarlo all’ovile (un po’ come è stato fatto con George Russell). È altrettanto possibile che l’approdo in F1 non si concretizzi già nel 2026 o non si verifichi affatto. Tutto dipenderà da come andranno le prossime due stagioni. Ora come ora, il ventaglio di ipotesi è ampio 360°.

Però, se i pianeti dovessero allinearsi e tutto dovesse girare per il verso giusto, lo scenario più roseo avrebbe modo di concretizzarsi. Nel frattempo gli anni passano e la Ferrari continua a non vincere. L’ultimo Mondiale, conquistato con un altro Kimi, rischia di diventare maggiorenne proprio come l’emiliano lo diverrà a breve.

Bisogna prendere atto di come il Cavallino Rampante non solo non conquisti l’Iride dal 2007, ma non vada neppure vicino ad abbrancarlo oramai dal 2012. Quante volte la Rossa ha lottato per il titolo nelle ultime undici stagioni? Le candidature di Sebastian Vettel nel 2017 e 2018 sono tramontate già tra settembre e ottobre, consentendo a Lewis Hamilton di festeggiare comodamente in anticipo. Charles Leclerc, nel 2022, è stato contender fino all’estate. Poi notte fonda.

È anche vero che un italiano non vince il Mondiale dal 1953 e, successivamente, trovare un pilota del nostro Paese in lotta per l’Iride è stata una rarità. Di certo le premature scomparse di Alberto Ascari e Lorenzo Bandini, sul quale venivano riposte grandi speranze, hanno spezzato un paio di frecce nella faretra tricolore. Negli anni ’80 Michele Alboreto ci poteva provare e nel suo caso “mancò la fortuna, non il valore”.

Dunque il pour parler di partenza è verosimilmente destinato a restare tale, racchiuso in una frivola discussione tra una pizza e una birra. “Verosimilmente”, però, non significa “certamente”. Mai porre limiti alla provvidenza o al destino, talvolta imperscrutabile e imprevedibile, persino dai vati.

Foto: La Presse