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Volley, le favorite per la Superlega 2024: sei pretendenti al trono! Lorenzetti ci riprova con Perugia

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Daniele Lavia

Dove eravamo rimasti? A Lavia e Michieletto che alzavano il trofeo di campioni d’Italia, ad Angelo Lorenzetti che si prendeva finalmente la soddisfazione di vincere uno scudetto sulla panchina di Trento dove troppe volte, negli ultimi anni, aveva chiuso al secondo posto, con la disperazione di Civitanova che ha chiuso una stagione sfortunata senza titoli.

Sei mesi dopo si riparte per una stagione intensa che conduce dritti ai Giochi Olimpici che la Nazionale di De Giorgi deve ancora conquistare ma non avrà problemi a qualificarsi attraverso il ranking. In arrivo una stagione che può regalare una valanga di emozioni, visto che sono ormai a tutti gli effetti cinque le big del campionato e che anche il livello medio del torneo si è alzato ulteriormente con l’arrivo di altri giocatori di qualità e con la presenza di alcuni giovani italiani destinati a breve ad entrare nel giro della Nazionale.

La squadra favorita numero uno per la conquista dello scudetto è Perugia che ha fatto una scommessa ponderata puntando sul tunisino Ben Tara che si alternerà al cubano Herrera (grande protagonista nel torneo preolimpico) nel ruolo di opposto ma può contare su un organico di primissima qualità, confermato nei titolari rispetto all’anno scorso. Al centro è arrivato Candellaro, in banda Held a rendere ancora più solido un pacchetto giocatori di altissima qualità. In panchina è arrivato il coach campione d’Italia Angelo Lorenzetti: a lui toccherà rompere l’incantesimo e regalare agli umbri almeno un trofeo fra Campionato e Champions League con un occhio particolare per quest’ultima che non ha mai visto Lorenzetti salire sul gradino più alto del podio.

Tanti i cambiamenti importanti in casa Trento, a partire dal tecnico, Fabio Soli, reduce dalle ottime stagioni di Cisterna che avrà il non facile compito di sostituire Lorenzetti. I due addii dolorosi, in campo, sono stati quelli dell’idolo Kaziyski e del centrale Lisinac, anche lui ormai di casa in Trentino. Al loro posto sono arrivati Kamil Rychlicki che potrebbe essere chiamato in Nazionale dopo aver completato l’iter per ottenere la cittadinanza italiana e dallo sloveno Kozamernik che arriva dalla Polonia (Resovia) ma il campionato italiano lo conosce benissimo. Bell’acquisto anche in banda con Magalini che potrà dare una mano al reparto colorato d’azzurro, composto da Michieletto, Lavia e Cavuto.

Scelte coraggiose e in parte obbligate in sede di mercato per Civitanova che continua ad affidarsi a Gianlorenzo Blengini, per lungo tempo in bilico l’anno scorso ma poi protagonista di un finale di stagione di assoluto valore con la conquista di una insperata finale scudetto in condizioni precarie. Rivoluzionato il reparto opposti con Gabi Garcia che si è trasferito a Padova e Zaytsev che è tornato nel ruolo di schiacciatore ricevitore, facendo spazio ad un top player come il turco Lagumdzija che arriva nelle Marche dopo la stagione di Modena. Saranno due le sue riserve, l’italiano Motzo, alla prima esperienza in Superlega dopo tanta A2 e il norvegese Thelle. Abbondanza in banda dove ci sarà da scegliere tra Nikolov, Yant, Zaytsev e Bottolo, mentre al centro il rientro di Anzani ha fatto tirare un sospiro di sollievo a tutti.

Rivoluzione vera e propria quella di Modena che ha cambiato tutto quello che ha potuto dicendo addio all’adorato Ngapeth, andato in Turchia, a Lagumdzija e a Rossini. Il nuovo allenatore è una scommessa forte, Francesco Petrella che ha preso il posto di Andrea Giani e che dovrà guidare una squadra da corsa con gli arrivi di Sapozhkov, uno dei crack dello scorso campionato, protagonista nelle file di Verona, di un “santone” come Osmany Juantorena, di ritorno dalla Cina, che giocherà in banda opposto all’azzurro Rinaldi, del libero Federici, ex Piacenza e del centrale tedesco Brehme che si alternerà a Stankovic. Squadra molto interessante se troverà in fretta l’amalgama giusta: operazione non impossibile visti i protagonisti.

Piacenza è a tutti gli effetti entrata nel novero delle squadre che puntano allo scudetto. Lo scorso anno vinse la Coppa Italia e si giocò l’accesso alla finale scudetto fino all’ultimo. La guida tecnica è stata affidata ad Andrea Anastasi, reduce dalla stagione controversa di Perugia. La squadra è esattamente quella dello scorso anno, con qualche aggiustamento in panchina, con Ricci al centro e Andringa in banda che potranno comunque reggere il colpo in caso di necessità anche in partite importanti.

La “sesta incomoda” è Milano. Lo scorso anno i meneghini hanno fatto un salto di qualità importantissimo in termini di mentalità e di determinazione nella seconda parte della stagione, centrando la finale di Coppa Italia e la semifinale scudetto, eliminando clamorosamente Perugia ai quarti di finale. In panchina c’è sempre Roberto Piazza, in campo ha salutato un giocatore importante come il campione olimpico Patry e nel ruolo di opposto la scelta è caduta sul croato Dirlic, ex Cisterna ma l’arrivo di sostanza è quello del bulgaro Matey Kaziyski, campione d’Italia in carica con Trento, autentico trascinatore, a dispetto dei quasi 40 anni sulla carta d’identità che però corrispondono solo in parte a quello che è capace di mostrare sul campo.  Da Cisterna arriva anche il nuovo opposto che è Catania e ha tutte le carte in regola per fare il salto di qualità. Vedere Finale alzare qualche Coppa o giocarsi un posto in finale scudetto sarebbe una sorpresa limitata.

Photo LiveMedia/Roberto Bartomeoli