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Ginnastica artistica, le pagelle dell’Italia ai Mondiali: Bartolini cuore di squadra, imprimatur Levantesi, Abbadini solido

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Italia ginnastica maschile

L’Italia si è qualificata con la squadra maschile di ginnastica artistica alle Olimpiadi di Parigi 2024. La nostra Nazionale tornerà ai Giochi dopo addirittura dodici anni di assenza: l’ultima apparizione risaliva a Londra 2012, poi il punto più basso degli ultimi venti anni con l’esclusione maldestra da Rio 2016, le lacrime amare per i decimi che hanno separato dalla festa in vista di Tokyo 2020, la vittoria agli Europei di sei mesi fa e ora il sigillo ai Mondiali che vale il biglietto aereo per la capitale francese. Di seguito le pagelle degli azzurri scesi in campo ad Anversa (Belgio) per le qualifiche dei Mondiali 2023 di ginnastica artistica.

PAGELLE ITALIA QUALIFICHE MONDIALI GINNASTICA ARTISTICA

MATTEO LEVANTESI: 8. Prestazione sopra le righe alle parallele pari, dove riesce a qualificarsi per la finale di specialità con il settimo punteggio (14.833, 6.2 la nota di partenza). Il marchigiano non porta punti ad anelli (12.333) e sbarra (12.500), ma la staffilata sugli staggi vale il prezzo del biglietto e gli permette di raggiungere il grande obiettivo personale della vigilia, oltre ad aver fornito un apporto importante all’intero quintetto nel momento in cui bisognava puntellare il pass per le Olimpiadi e l’accesso alla finale del team event.

NICOLA BARTOLINI: 8. Due lampi illuminano il pomeriggio del sardo: il suo esercizio al corpo libero è sempre una garanzia (14.400, 5.9 il D Score), ma purtroppo rimane fuori dall’atto conclusivo per un decimo; la staffilata al volteggio è stata semplicemente mostruosa e proprio in quel momento l’Italia ha capito di essere sulla strada giusta verso Parigi (14.666, 9.466 per l’esecuzione). Si comporta da autentico capitano, ci mette costantemente il cuore e la grinta, supporta splendidamente i compagni e festeggia l’agognato pass olimpico dopo le lacrime di quattro anni fa.

YUMIN ABBADINI: 7,5. Il bergamasco si ferma a un solo decimo dalla finale alla sbarra: la sua prova è stata rimarchevole (14.033, 5.9 le difficoltà), ma serviva ancora qualcosa in più per rientrare tra i migliori otto. Si ripartirà comunque da qui per scalare ulteriormente le gerarchie al ferro, mentre nel frattempo agguanta l’accesso alla finale all-around, forte di una rilevante solidità: 13.533 al quadrato (peccato per tre decimi di penalità), 13.500 a cavallo e anelli, 13.966 al volteggio, 14.000 alla sbarra. In questi contesti garantisce un certo equilibrio, fondamentale all’intero di una squadra.

LORENZO CASALI: 7. Il marchigiano si è presentato in condizioni fisiche non ottimali a questi Mondiali e con due vistose fasciature ai piedi, ma nonostante questo non si è mai tirato indietro. L’azzurro si è preso il carico di responsabilità su tutti gli attrezzi, si è qualificato all’atto conclusivo sul giro completo e in ben cinque specialità i suoi punteggi sono risultati decisivi per la squadra. Rilevanti il 14.566 alla tavola, il 13.566 agli anelli e il 13.600 al corpo libero.

MARIO MACCHIATI: 7. Il Campione d’Italia all-around porta a casa sei punteggi validi per la squadra. Notevoli il 14.500 al volteggio e il 14.166 alle parallele, ha un po’ sofferto tra sbarra (13.200) e anelli (13.100). Resta fuori dalla finale del concorso generale individuale per la regola dei passaporti, forse è stato meno “appariscente” dei compagni ma il suo lavoro ha avuto un peso determinante nella corsa verso le Olimpiadi.

Foto: Photo LiveMedia/Filippo Tomasi