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Golf, Franco Chimenti: “Ho affrontato il percorso Ryder Cup con grande serenità”. Montali: “Ormai lavoriamo sui dettagli”

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Franco Chimenti

La Ryder Cup si avvicina. E l’edizione 2023, al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio, appena a est di Roma, dal 29 settembre al 1° ottobre, sarà un punto di immensa altezza in chiave italiana. Mai il nostro Paese aveva avuto un onore così elevato: un’occasione unica per mostrarsi al mondo. Durante la conferenza stampa di Sky Sport, che ha presentato la propria programmazione (molto ampia, va detto), sono intervenuti alcuni personaggi fondamentali della vicenda e non solo.

Così si è espresso il numero 1 della Federazione Italiana Golf, Franco Chimenti: “Sapevamo benissimo a cosa andavamo incontro. Ho affrontato questo percorso con grande serenità. Sapevo benissimo che mi sarei giocato la mia poltrona di presidente della Federazione. Ho perseguito quest’idea perché era molto più importante per me far valere quello che avevo in mente invece che restare in una posizione d’impiego. Ho avuto ragione, allora. Non ci credeva nessuno. Scena incredibile che ho tenuto per molto tempo come un incubo, ma era piacevole: io avevo saputo in modo riservatissimo che, essendo rimasti in quattro, il giorno successivo ci sarebbe stata la comunicazione. Sarebbe avvenuta telefonicamente. Avevano messo in campo questo piccolo progetto di chiamare a partire dalle ore 10 del giorno successivo ogni quarto d’ora le quattro candidate partendo dall’ultima e arrivando alla prima. Sapevo che sarebbero partiti alle 10 e le successive telefonate ci sarebbero state alle 10:15, 10:30 e 10:45. Eravamo nella mia stanza, una trentina di persone e Lavinia. Gli inglesi sono puntualissimi. Alle 10 non arriva la telefonata, ma non avevo nessun dubbio che non arrivasse. Alle 10:15 era già una conferma che comunque stavamo in alto. La certezza c’è stata alle 10:30. Però lì c’è stata anche una liberazione. Il nostro vero avversario, tra i quattro, era la Spagna. Tutti temevano che la Spagna, avendola avuta nel 1997 per celebrare il grande Seve Ballesteros, sarebbe stata scelta. La gioia delle 10:45 è stata indescrivibile“.

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Gian Paolo Montali, che del progetto Ryder Cup è diventato direttore generale dal 2016, si è espresso così: “Sembrava tanto lontano, ormai ci siamo. Stiamo lavorando ormai sui piccoli dettagli. E’ un po’ come andare all’università quando devi dare un esame: non è che l’ultima settimana puoi improvvisare Per questo continuo a dire ai miei ‘tranquilli’. Se abbiamo lavorato bene prima, raccoglieremo. Siamo molto attenti a quella che sarà la cosa più importante, quella di ricevere 250.000 persone che arriveranno di cui il 70% straniere. La nostra preoccupazione è quella di farli arrivare in campo in tempo per la prima partita, ma di ritornare a casa, e finché non sarà tornato l’ultimo spettatore in albergo non saremo tranquilli. La sensazione è difficile da spiegare, perché quel che si vede è solo l’aspetto sportivo-tecnico, ma dietro c’è una città creata dentro un campo da golf completamente rifatto. Ci sono sette anni di lavoro con tre team di lavoro diversi, quello di Lavinia Biagiotti, della Federazione e Ryder Cup Europe. Abbiamo lavorato tanto, solo la domenica sera sapremo se sarà andata bene. L’impegno è quello di aver fatto in modo che tutto quello che è stato richiesto potesse essere messo all’opera. Vedremo cosa succederà“.

Ha parlato anche Roberto Zappa, che oltre a essere voce storica di Sky guida la selezione nazionale femminile: “Francesca Fiorellini, due giorni fa, si è resa protagonista di un’impresa storica facendo tre punti su tre alla Junior Solheim Cup. Sarà affiancata da Giovanni Binaghi. Saranno due gli italiani nella Junior Ryder Cup. Brevemente: arriviamo da sei sconfitte di fila contro gli USA. La manifestazione ha iniziato a prendere piede nel 1997. Tanti campioni hanno preso parte: McIlroy, Manassero, Paratore. Al femminile, nel 2018, Emilie Alba Paltrinieri e Alessia Nobilio erano nel Team Europe. Quest’anno con Francesca Fiorellini e Giovanni Binaghi occorre riportare lo stemma Europa nella casellina delle vittorie. Io e Alberto Binaghi saremo presenti per preparare al meglio l’appuntamento. Da domenica pomeriggio saremo al Golf Nazionale, che è stato giudicato perfetto per ospitare la manifestazione. Martedì e mercoledì la formula sarà pari pari a quella della Ryder, e per la prima volta giovedì mattina i 12 match singoli si giocheranno sul percorso della Ryder Cup prima della cerimonia di apertura. Sarà veramente bello avere due giocatori italiani, è una manifestazione bellissima. Giovedì mattina suggerisco agli spettatori di arrivare prima della cerimonia di apertura perché c’è del bel golf da vedere“.

Foto: LiveMedia/Sergio Bisi – LivePhotoSport.it