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Formula 1

F1: Ferrari, apri gli occhi. Max Verstappen ha già spezzato il sogno di Singapore

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Carlos Sainz Charles Leclerc

Se qualcuno si era illuso che la “vera” Ferrari fosse quella di Singapore, effettuando chissà quali voli pindarici su cambiamenti delle gerarchie dovuti alle novità regolamentari introdotte dalla Fia in merito alla flessibilità di determinate componenti delle monoposto, oggi è stato brutalmente riportato sulla Terra dalla realtà dei fatti rappresentata dalle qualifiche del Gran Premio del Giappone.

La Scuderia di Maranello è retrocessa dal ruolo di vettura da battere a quello di terza forza. Niente di strano, durante la stagione corrente abbiamo già assistito a repentini ribaltoni nei valori. Talvolta in un senso, come accaduto fra Zandvoort e Monza, talvolta in direzione opposta, come sta succedendo fra Marina Bay e Suzuka. Fra l’Olanda e l’Italia il Cavallino Rapante era salito di colpi, a questo giro è invece calato di competitività.

La verità è che i connotati delle piste spostano parecchio nella Formula Uno del 2023. Persino la Red Bull è stata azzoppata dall’anomalo contesto di Singapore, dove si è rivelata sterile e irriconoscibile. Ne ha approfittato al meglio proprio la Ferrari grazie alla sua incisività sul giro secco e alla sagacia strategica di Carlos Sainz, autore di una gara magistrale tutta in difesa.

F1, GP Giappone 2023. Pole position sul velluto per Max Verstappen. Ferrari dietro alle McLaren: Leclerc 4° e Sainz 6°

Intendiamoci, le migliorie apportate dagli ingegneri di Maranello alla SF-23 sono indiscutibili, ma riguardano soprattutto le mappature della power unit. Quando sono i cavalli e la trazione, la Rossa si fa valere. Però, se è il telaio a fare la differenza, la monoposto soffre e non può certo competere ad armi pari con la ben più completa ed equilibrata RB19. Marina Bay è stata l’eccezione, non la regola. Una vittoria legittima, ma estemporanea.

Foto: La Presse