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MotoGP, Marco Bezzecchi è il miglior pilota italiano sul bagnato? Un nuovo specialista dopo Dovizioso e Valentino Rossi

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Marco Bezzecchi

Con Marco Bezzecchi, l’Italia della MotoGP potrebbe aver trovato un nuovo specialista dell’acqua, come in tempi recenti solo Danilo Petrucci aveva saputo essere. L’umbro era in grado di alzare l’asticella in maniera esponenziale quando si trattava di correre sul bagnato, soprattutto per via delle sue caratteristiche fisiche. Grosso e massiccio, Petrux scaldava le gomme con più rapidità rispetto a tanti avversari. Un bel vantaggio, quando gli pneumatici sono freddi.

Gli exploit di Petrucci erano però estemporanei, se vogliamo finì a sé stessi. Se parliamo di top-rider, Andrea Dovizioso era uno di quelli che amava la pioggia. Nei suoi anni d’oro, quante volte è stato capace di accrescere la propria competitività  ogni qual volta Giove Pluvio decideva di aprire le cataratte? Un discorso simile può valere per Valentino Rossi, soprattutto nella sua fase crepuscolare.

Negli anni del dominio, al Dottore conveniva correre sull’asciutto. Sete Gibernau si esaltava sul bagnato e diventava talvolta imprendibile, tanto da costringere il fuoriclasse di Tavullia ad accontentarsi dei piazzamenti. Cionondimeno, avvicinatosi alla barriera degli “anta”, VR46 risolveva con relativa facilità i rompicapo proposti dalla pioggia (non a caso, la sua ultima vittoria è stata benedetta dall’acqua).

MotoGP, gioie e dolori per Bagnaia con la pioggia. Non è uno specialista, ma nel 2022…

È passato qualche anno e tante nuove leve non hanno mai davvero convinto quando si è trattato di correre con le rain. Lo stesso Francesco Bagnaia, come si può leggere a parte, ha un rapporto controverso con le gocce di pioggia. Viceversa, Bezzecchi appare sguazzare felice non appena c’è da confrontarsi con l’acqua.

Lo si è avvistato in Argentina, dove il romagnolo si è fregiato della prima vittoria della carriera nella classe regina; lo si è ammirato nel nubifragio che ha inondato la pista durante le qualifiche odierne; lo si è rivisto nella Sprint pomeridiana, nella quale Bez è stato ampiamente il miglior italiano, essendo giunto secondo. Per trovare un altro centauro del nostro Paese, bisogna scorrere la classifica fino all’11° poso occupato da Luca Marini!

Agatha Christie sosteneva che tre indizi fanno una prova. Li abbiamo raggiunti. In questo momento non sembrerebbe esserci partita. Se piove, il pilota tricolore più incisivo ha i connotati del riccioluto numero 72, vera e propria rivelazione della stagione 2023.

Foto: MotoGPpress.com