Seguici su

Basket

Basket: Italia, primi passi verso i Mondiali. Restano in 14, situazione di normale rodaggio

Pubblicato

il

Italia basket

Si può definire “normale rodaggio” quello che sta vivendo in questo momento l’Italia nel cammino verso i Mondiali. Gli azzurri di Gianmarco Pozzecco hanno iniziato a testare le proprie ambizioni contro un’avversaria di spessore, che è la Turchia, e una un po’ meno di alta scuola, che è la Cina. Due vittorie, diverse, ma vittorie.

La prima è giunta in maniera, se vogliamo, rocambolesca, perché non ci sarebbe stato rischio nell’overtime senza l’incredibile sequenza tripla sbagliata da Spissu (che poi si è scusato in ogni modo)-tiro assurdo da 26 metri (minimo) di Sadik Emir Kabaca. Ha, ad ogni modo, confermato che con i big l’Italia sarà tra le squadre da tenere ben più che d’occhio nelle Filippine, una volta oliati determinati meccanismi.

Basket: l’Italia batte nettamente la Cina e si aggiudica la Trentino Cup! Caruso e Spagnolo sugli scudi

La seconda ha fatto capire che esistono dei livelli di pallacanestro, e in questo momento la Nazionale azzurra è su uno e la Cina su un altro. La prova? Il primo quarto. Dopo il 4-11 con sola fiammata di Qi Zhou, è bastato pochissimo agli uomini di Pozzecco per girare completamente e irrevocabilmente la situazione. Come a dire che, quando il ritmo si alza, a questo livello non ce n’è.

Frattanto, sono rimasti in 14 a giocarsi le 12 maglie per Manila. Chiude infatti la propria esperienza nel raduno Riccardo Visconti, che diventa il secondo a lasciarlo dopo Nico Mannion, che in verità non l’ha mai neppure raggiunto. A questo punto è abbastanza chiaro che ci saranno lotte importanti. Il principio, però, è sempre quello ribadito da Pozzecco: c’è un blocco che non è minimamente in discussione (quello dei Fontecchio, Melli, Polonara, Datome per capirci) e un altro che dovrà sudare per conquistarsi il posto. Forse anche per questo proprio Melli e Fontecchio (al di là del risolvibilissimo problema di Spissu) sono stati tenuti a riposo; meglio non forzare, ma meglio anche osservare con attenzione.

Credit: Ciamillo