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Tennis, Monaco: “Sinner e Rune non sono fenomenali come Alcaraz, ma potranno fare meglio”

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Jannik Sinner Carlos Alcaraz

Fare un bilancio a bocce ferme. Calato il sipario sul torneo di Wimbledon e i Championships sono stati teatro del più classico passaggio di consegne: la vittoria nella Finale del singolare maschile dello spagnolo Carlos Alcaraz contro il sette-volte vincitore dello Slam londinese, Novak Djokovic, ha queste caratteristiche. La prestazione dell’iberico, dal punto di vista tecnico e psicologico, ha dato conferma delle sue straordinarie capacità.

Non a caso Alcaraz, con questo risultato, ha rafforzato la sua posizione di n.1 del mondo, diventando il terzo vincitore più giovane della storia del Major sui prati di Church Road e incamerando il secondo Slam in carriera, dopo aver raggiunto la semifinale a Parigi. A 20 anni sono riscontri ragguardevoli.

Nell’ultima puntata di TennisMania, in onda sul canale Youtube di OA Sport, condotta da Dario Puppo (telecronista Eurosport) e con ospite Guido Monaco (commentatore tecnico Eurosport), si sono approfonditi questi argomenti d’attualità.

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LA CRESCITA DELLA NEXT GEN MA ALCARAZ… – Il primo tema è stato quello di una nuova generazione che si sta affermando, con Alcaraz, Holger Rune e Jannik Sinner a essere i più convincenti, ma con lo spagnolo sensibilmente avanti. Le considerazioni di Monaco sono state le seguenti: “In questa stagione sono cresciuti questi tre giocatori (Alcaraz, Rune e Sinner). Il problema è che Alcaraz era già in vetta l’anno scorso, dopo gli US Open, mentre gli altri due erano e sono un po’ più indietro. Lo spagnolo ha compiuto un altro step e vinto il secondo Slam della carriera e per una situazione contingente (Roland Garros) non ne ha portato a casa un altro a mio avviso. Rune e Sinner dimostrano di essere meno fenomenali di Carlitos, è un dato di fatto. C’è un cambio generazionale in corso, con Alcaraz che sta facendo vedere di essere della caratura di Djokovic, Nadal e Federer, mentre forse gli altri due, al momento, sono più del livello dei Medvedev, Tsitsipas, Rublev e Ruud. Questo non significa che non potranno fare meglio, anche perché io credo che lo faranno“.

ANALISI ALCARAZ-SINNER – Interessante poi andare a chiedersi quale possa essere il prossimo avversario del funambolico spagnolo: “Alcaraz racchiude le caratteristiche dei tre fenomeni, senza dimenticare Murray, stiamo parlando di un giocatore che ha pochissimi punti deboli. Probabilmente, il fatto di giocare molto veloce lo può mettere in difficoltà a volte, come ha fatto bene Sinner in passato. Tuttavia, lo spagnolo è uno che impara in fretta e quindi è da vedere se contro Jannik nella prossima circostanza possa avere gli stessi problemi. Lui ha la capacità da una partita all’altra di trovare le contromisure. Battere Djokovic sul Centrale di Wimbledon è un’impresa incredibile, tenendo conto della sua partenza negativa e dell’essere riuscito a invertire la tendenza nel momento più importante. Del resto, Sinner ha affrontato Djokovic in semifinale: per due set è stato inferiore e per uno spalla spalla. L’altro è già pronto, Jannik però ha fatto semifinale. Non abbiamo l’entusiasmo che dovremmo avere, sembra quasi un riscontro mezzo deludente. Dovremmo tener conto anche di ciò, senza dimenticare il tabellone molto favorevole avuto dall’italiano. Carlos è un giocatore incredibile che ha tutto e, se proprio vogliamo trovare qualcosa che non funziona, quando non è centrato stecca un po’ i colpi, soprattutto con il dritto. Se togliamo questo… A Parigi ha avuto i crampi e da questo ha imparato qualcosa nella gestione emotiva. Altri avrebbero impiegato sei mesi ad assorbire un colpo del genere, lui sei giorni. E’ tutto molto velocizzato ed è un po’ la maledizione per Sinner e per gli altri: lui fa tutto molto in fretta e viene da fare certi paragoni“.

FOCUS SUL FUTURO DI SINNER – Parlando poi dell’italiano, Monaco ha ribadito questo concetto: “Godiamoci quello che c’è: abbiamo un fuoriclasse, un italiano giovane molto forte e altri tennisti interessanti, cambiano i protagonisti. Poi, alla fine, io non credo che tutti quelli che hanno investito su Sinner siano dei pazzi o si siano pentiti, hanno visto qualcosa di speciale nella determinazione, nell’attitudine al lavoro, nella continuità e nella serietà. Le tempistiche non le può decidere uno sponsor, ma non ci sono dubbi che Jannik avrà diverse occasioni per provare a vincere questi tornei. Il margine che ha Alcaraz lui non ce l’ha, però ci può provare e non è poco“.

VIDEO INTERVISTA A GUIDO MONACO

Foto: LaPresse