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Ginnastica artistica, Fate d’argento agli Europei. L’Italia non difende il titolo, abbuffata di Finali

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L’Italia non è riuscita a difendere il titolo nella gara a squadre agli Europei 2023 di ginnastica artistica. Le Fate si erano presentate da Campionesse d’Europa ad Antalya e inseguivano una doppietta che sarebbe stata leggendaria, a maggiore ragione dopo l’apoteosi di ieri firmata dai Moschettieri, ma le ragazze del DT Enrico Casella non sono risultate impeccabili e si sono dovute “accontentare” della medaglia d’argento.

Si tratta di un risultato sontuoso e assolutamente degno di nota. Fino a qualche anno fa si sarebbe firmato per il secondo gradino del podio in una rassegna continentale, ma è indubbio che resta un po’ di amaro in bocca considerando l’enorme talento delle nostre portacolori. Il quintetto tricolore si conferma comunque tra le miglior formazioni in campo internazionali, ma qualche errore di troppo tra trave e corpo libero è purtroppo risultato decisivo. L’Italia chiude la prova con 161.629 punti (tra l’altro si gareggiava con la formula 5-4-3, che permetteva di scartare un punteggio per attrezzo) e si inchina al cospetto della Gran Bretagna, oggi capace di un rimarchevole 164.428 dopo che lo scorso anno venne sonoramente battuta dalle azzurre.

L’Italia si era spinta fino a 165 punti al Trofeo di Jesolo una decina di giorni fa, ma oggi è mancato qualcosa nel primo grande appuntamento della stagione. A livello di squadra il mirino è puntato ai Mondiali di inizio autunno, dove bisognerà riscattare il quinto posto della passata stagione e andare a caccia della qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024. Va aggiunto che il Bel Paese aveva fatto meglio soltanto in due occasioni, ovvero a Volos 2006 e appunto a Monaco 2022 quando risuonò l’Inno di Mameli. Una grandiosa Olanda ha completato il podio (158.896), sorprendente quarto posto per l’Ungheria (156.627) capace di precedere la rediviva Romania (156.297). Soltanto sesta la Francia (155.296), appena davanti a Belgio (154.996), Spagna (153.097) e Germania (152.096, nona dopo il bronzo della passata estate).

Alice D’Amato è terza nel concorso generale individuale con 54.899, alle spalle della britannica Jessica Gadirova (55.566) e dell’ungherese Zsofia Kovacs (55.231). La genovese andrà a caccia di una medaglia nella finale di venerdì. Rivedremo anche Manila Esposito, undicesima con 51.231. L’Italia ha fatto incetta di Finali di Specialità: Alice D’Amato comanda alle parallele con 14.500 e ci sarà anche Giorgia Villa (sesta con 14.166); Asia D’Amato è terza al volteggio (13.416) alle spalle della francese Coline Devillard (13.866) e della belga Lisa Vaelen (13.616); Alice D’Amato è impressionante sesta alla trave (13.033) e sarà in gara sabato pomeriggio insieme a Manila Esposito (ottava con 12.833); Alice D’Amato è quinta al corpo libero (13.366). Nel fine settimana si cercherà di rimpinguare il bottino.

LA CRONACA DELLA GARA DELL’ITALIA

L’Italia apre in maniera brillante al volteggio. Asia D’Amato, Campionessa d’Europa all-around (purtroppo non ha potuto difendere il titolo visto che è ancora indietro al corpo libero), firma un ottimo doppio avvitamento da 13.933 e poi esegue anche il secondo salto (12.900) per accedere alla finale di specialità (media di 13.416). Alice D’Amato ruggisce un bel 14.000 con il suo dty, Manila Esposito porta a casa 13.566 con l’avvitamento e mezzo, mentre Angela Andreoli va un po’ in difficoltà (13.033 sul primo salto e 12.266 sul secondo, è fuori dall’atto conclusivo).

L’Italia mostra tutto il suo enorme talento alle parallele asimmetriche: magistrale 14.500 (6.2) di Alice D’Amato, doppio 14.166 per Giorgia Villa (5.8) e Asia D’Amato, si scarta il 12.266 di Manila Esposito (caduta). Le azzurre svettano con quattro punti di vantaggio sulla Gran Bretagna a metà gara, ma arriva il difficile: le Fate devono passare alla trave, le britanniche possono rimontare al volteggio.

Le nostre portacolori vanno infatti in apnea sui 10 cm: Giorgia Villa cade in entrata (12.333), Asia D’Amato fatica a causa di uno sbilanciamento (12.500), Manila Esposito prova a tenere botta (12.833) e Alice D’Amato confeziona uno dei suoi migliori esercizi in questa specialità (13.033). Le Fate conservano quattro decimi di vantaggio sulla Gran Bretagna, ma si fa durissima visto che la coperta al corpo libero è corta (salgono soltanto tre azzurre al quadrate): le britanniche navigano nelle terre del 14 sugli staggi, mentre le azzurre soffrono al corpo libero (12.566 di Manila, 13.000 di Angela, 13.366 di Alice) e devono alzare bandiera bianca.

Foto: Simone Ferraro/FGI