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Calcio

Messi tra MLS, Arabia, Newells, Barcellona e PSG. Quale futuro per il 10?

Dopo il Mondiale, stiamo vedendo un Messi in minore che potrebbe lasciare il PSG. MLS, Arabia, Barcellona e Newell’s Old Boys lo aspettano.

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Lionel Messi (© Photo LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI)
Lionel Messi (© Photo LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI)

Dopo aver vinto i Mondiali non stiamo vendendo il Messi migliore della storia ed è anche comprensibile, dopo che ha raggiunto il trofeo più desiderato e amato da tutti i calciatori nella storia del calcio.
Questo suo appannamento però porta grande difficoltà anche al Paris Saint Germain, che senza il Messi migliore è già fuori dalla Champions League e addirittura sta mettendo in discussione la Ligue 1.

Messi in America?

Per questo motivo, si sta iniziando a pensare anche a un Messi senza più impegni così gravosi sulle spalle, che possa giocare in un campionato con meno pressione e difficoltà, continuando a guadagnare tanto se non di più, magari in questo modo cercando anche di continuare a essere presente in Nazionale per un ipotetico nuovo Mondiale in USA, Messico e Canada.

Una delle destinazioni possibili infatti è proprio la MLS americana. In USA però c’è il problema del salary cap, elemento centrale di tutti gli sport professionistici americani. Il regolamento prevede infatti che solo tre giocatori per squadra possano sforare l’ingaggio massimo consentito, ma con Messi siamo oltre ogni immaginazione, se volesse mantenere lo stipendio attuale di 40 milioni di euro annui.

Ma in MLS stanno pensando di superare questo inghippo, facendo una vera e propria colletta tra i club per pagare il campione argentino. Tutti versano una quota per il suo stipendio, si supera il problema del salary cap e Messi gioca nel campionato americano.

In Arabia con CR7?

Chi potrebbe non avere problemi di soldi da versare nelle tasche del campione argentino è invece il campionato arabo. Oggi ci sguazza allegramente l’alter ego di Messi in tutti gli anni ’10, Cristiano Ronaldo e guadagna 70 milioni di euro netti all’anno. I 40, come si può capire, sono bazzecole.

Se queste due destinazioni sembrano quelle più interessanti e sicuramente meglio remunerate, ci sono poi due finali a sorpresa e molto sentimentali. Il primo è quello al Barcellona, un ritorno che però non risolverebbe il problema della competitività eccessiva a cui deve comunque sottostare. Il secondo è un ritorno da divinità pagana al Newell’s Old Boys, la squadra argentina che lo ha visto nascere, più che crescere. Sarebbe un finale da strappacuore, ma nel calcio quante volte accade?