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Calcio

Italia-Inghilterra, il rebus d’attacco tra Retegui, Gnonto e Scamacca

Il problema del centravanti è enorme. Questa sera Mancini ha tre opzioni possibili, ma siamo ormai all’affidamento nella speranza che qualcosa accada.

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Willy Gnonto (© LaPresse)
Willy Gnonto (© LaPresse)

Roberto Mancini in queste settimane ha lanciato un allarme che ormai sentiamo forte da mesi, se non anni. La Nazionale italiana, anzi è più giusto dire almeno da un paio di generazioni di calciatori italiani, sentiamo il bisogno di un riferimento offensivo di grande livello a cui poter fare affidamento. E per queste convocazioni, con Immobile e Raspadori assenti, il problema è diventato davvero enorme.

Questa sera, a partire dalle ore 20.45, allo Stadio “Maradona” di Napoli affrontaremo l’Inghilterra, che invece ha un riferimento offensivo ormai storico, Harry Kane, e almeno un altro attaccante centrale che sta facendo benissimo, Marcus Rashford, che contro di noi però non ci sarà. Beati loro.

Scamacca per la scelta old-style

Nell’Undici titolare di Mancini quel posto al centro dell’attacco è ancora un rebus. Le scelte possibili sono tre, con tre atteggiamenti tattici diversi tra cui propendere. La prima idea è far giocare Gianluca Scamacca, un centravanti classico, forte fisicamente che faccia da boa per gli attaccanti esterno e l’inserimento delle mezzali. Tutti pensavano che quest’anno al West Ham, Scamacca sarebbe cresciuto, ma in Inghilterra sta facendo davvero tanta fatica.

L’idea Gnonto

La seconda idea è quella di Willy Gnonto, qualcosa di completamente diverso. Una sorta di falso nove che permetterebbe alla squadra non tanto di giocare addosso al centravanti, cercandolo per poi distribuire il gioco, ma di farlo continuamente partire in profondità, come se fosse un piccolo Osimhen in pratica. Gnonto è un 2003 dalle buone prospettive che invece in Premier League, al Leeds,, sta maturando bene. Ma il suo ruolo non è quello del centravanti

La grande sorpresa

La terza prospettiva più intrigante è anche quella più avventurosa. Mateo Retegui fino a 10 giorni fa nessuna sapeva chi fosse, oggi lo guardiamo con interesse, nella speranza davvero affidata al caso di aver trovato un numero 9. È un centravanti alla Lautaro Martinez che, nella migliore delle ipotesi, potrebbe fare entrambi i lavori richiesti ai primi due attaccanti citati e magari avere anche la lucidità del goleador sotto porta.

Sono tutte e tre idee intriganti e da provare. Il problema è che noi siamo l’Italia e oggi iniziano le qualificazioni agli Europei verso Germania 2024. Per noi tutto vale come un test perché non riusciamo in nessun modo a creare un grande attaccante, ma questo destabilizza molto l’assetto di squadra. Si spera che sia un periodo, già abbastanza a lungo purtroppo e che finisca presto con un astro giovane che finalmente ci illumini.

Foto: LaPresse