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Formula 1

F1, la Ferrari non ha cercato il tempo. Passi avanti nella gestione delle gomme in vista della gara

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Carlos Sainz

Guardando la classifica del tempi della seconda sessione di prove libere del Gran Premio dell’Arabia Saudita, secondo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2023, ci sarebbe ben poco da sorridere in casa Ferrari. Sotto i riflettori del tracciato di Jeddah, infatti, le due SF-23 hanno brillato davvero poco ma, nelle idee del team di Maranello, oggi il lavoro era concentrato solamente sulla lunga distanza.

L’incubo sportivo messo in scena a Sakhir all’esordio, tra gomme che si distruggevano troppo in fretta, e problemi di affidabilità, è stato vissuto come uno “spauracchio” dal team principal Frederic Vasseur e company, per cui oggi le due Rosse hanno badato maggiormente al sodo. Sul giro secco, oggettivamente, il divario appare amplissimo, ma la sensazione è che le Power Unit non fossero spinte al massimo (nel T3 il gap di velocità rispetto a Red Bull e Mercedes era di circa 10kmh, per fare un esempio).

I tempi, quindi, sono ben poco entusiasmanti. Max Verstappen ha chiuso al comando in 1:29.603 con le gomme soft, mentre Charles Leclerc ha concluso al nono posto a 738 millesimi, mentre Carlos Sainz è decimo a 989. Anche con le gomme medie l’andazzo era sostanzialmente il medesimo. Il campione del mondo ha fatto segnare 1:29.952 con 964 millesimi su Charles Leclerc e addirittura 1.128 su Carlos Sainz.

F1, Red Bull e Aston Martin vicine nelle FP2 del GP di Arabia Saudita. La Ferrari lavora per la gara

Passando alle simulazioni di passo gara, gli aspetti positivi aumentano. I due ferraristi, in primo luogo, non hanno segnalato crolli a livello di gomme come accaduto in Bahrain, anzi. Con un asfalto meno abrasivo i due piloti del Cavallino Rampante hanno messo in mostra una continuità importante. Charles Leclerc con gomma media ha inanellato una ottima serie di 15 giri (1:35.130, 1:35.269, 1:35.529, 1:35.092, 1:35.225, 1:35.630, 1:35.556 e un’altra serie di 1:35 medi a fine stint) mentre Carlos Sainz con le gomme soft ha risposto in 1:34.964, 1:35.214, 1:35.090, 1:35.038, 1:35.537, 1:35.599, più alcuni 1:35 medio-alti nel finale).

In poche parole, quindi, in casa Ferrari si potrebbe vivere un fine settimana decisamente migliore rispetto al buco nell’acqua o, per meglio dire, buco nel deserto di Sakhir. Ma, la sensazione, è che la Red Bull sia ancora troppo lontana. L’Aston Martin, tra le altre, ha dimostrato di disporre di un passo gara estremamente solido, mentre la Mercedes è più in difficoltà. Ci sarà grande bagarre a Jeddah. La speranza per il team di Maranello è che questa lotta non coinvolga solamente il gradino più basso del podio. 

Foto: LaPresse