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Formula 1

F1, la Ferrari non ci ha più capito nulla dal GP del Belgio 2022 in avanti. Nuovo progetto peggiore del precedente

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Charles Leclerc

Una Ferrari persa. Si attendeva la controprova in Arabia Saudita, dopo il primo round del Mondiale 2023 di F1 in Bahrain. Su una pista “rear limited“, la Rossa era in grave difficoltà dal punto di vista del degrado delle gomme e dell’assetto, ci si attendeva una risposta un circuito “front limited”, ovvero dalle caratteristiche opposte.

Il riscontro della pista è stato negativo perché la SF-23 si è rivelata la quarta forza sul circuito, alle spalle di Red Bull, Aston Martin e Mercedes, avendo un gap dal leader, in termini di passo, di un secondo/un secondo e mezzo dalla macchina di Milton Keynes.

Riavvolgendo il nastro, la scuderia di Maranello è andata in totale confusione dal GP del Belgio dell’anno scorso, quando fu introdotta la famosa Direttiva Tecnica 39, secondo la quale si andavano a modificare i parametri per prevenire il fenomeno del porpoising, oltre che le oscillazioni del fondo. Da quel momento, il team del Cavallino Rampante è andato sempre più indietro.

Nonostante sia stato detto a più riprese che il progetto 2023 fosse diventato una priorità con anticipo, evidentemente in Ferrari si è smarrita completamente la via, andando a stravolgere una macchina, la F1-75 (progenitrice della SF-23), che nei fatti non eccelle in termini prestazionali ed è decisamente problematica, peggiore di quella del 2022.

Foto: LaPresse