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Australian Open 2023, Jannik Sinner unico superstite azzurro nel tabellone maschile. Avvio incoraggiante, ora l’asticella si alzerà

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Jannik Sinner

Rimane solo Jannik Sinner a portare in alto la bandiera italiana nel tabellone maschile dell’Australian Open 2023. Per un motivo o per l’altro, la truppa azzurra si è ridotta drasticamente già nei primi tre giorni di partite, con il rammarico che si indirizza verso le partenze storte e assai condizionanti di Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti e l’impresa sfiorata da Lorenzo Sonego. Rimane in gara soltanto il ragazzo di Sesto Pusteria, convincente nei primi due match con Kyle Edmund e Tomas Martin Etcheverry. Ma ora l’asticella inizia ad alzarsi.

In primis nel prossimo turno, il terzo, dove sarà l’ombra di Marton Fucsovics a stagliarsi di fronte all’altoatesino. L’ungherese ha eliminato in quattro set Lloyd Harris, giustiziere di Musetti lunedì, e ha dalla sua un record favorevole con l’azzurro, grazie a due vittorie in tre partite. Jannik si è imposto soltanto nella sfida risalente a Sofia 2020, primo torneo da lui vinto, ma ha dovuto soccombere nelle altre occasioni, entrambi durante degli Slam: a Wimbledon 2021 il magiaro approfittò della totale inesperienza di Jannik sull’erba imponendosi in quattro set, mentre un anno e mezzo prima fece percorso netto nel secondo turno dell’Australian Open. Ad oggi i valori sono un po’ cambiati, anche perché Sinner è nettamente cresciuto dal loro ultimo scontro, ma bisognerà rimanere ‘sul pezzo’

In caso di successo contro Fucsovics, l’ingresso nella seconda settimana regalerebbe, a meno di eventuali sorprese targate Tallon Griekspoor, una sfida d’altissimo lignaggio con Stefanos Tsitsipas. Il greco non ha avuto troppi problemi nelle prime due partite, regolando sia il francese Quentin Halys che la wild card australiana Rinky Hijikata, apparendo in ottima forma. Oltretutto, il match con l’attuale numero 3 del seeding rappresenterebbe una sorta di chiusura del cerchio: è proprio dalla batosta patita lo scorso anno da Tsitsipas che montò in Jannik quella voglia di trovare un differente approccio alle partite, optando dunque per affidarsi alle cure di Simone Vagnozzi come coach.

Entrati ovviamente nella seconda settimana, rimangono solamente i più forti in lizza. Nel quarto di tabellone dell’azzurro sono rimasti Cameron Norrie, con cui potrebbe accoppiarsi bene, e Felix Auger-Aliassime da cui ha patito un paio di sconfitte pesanti lo scorso anno tra Madrid e Cincinnati, senza dimenticarci di Francisco Cerundolo e di Jiri Lehecka. Arrivare a questo punto vorrebbe dire pareggiare il risultato dello scorso anno, ma c’è ancora tanta strada da fare per provare addirittura a migliorarsi.

Foto: LaPresse