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Sci Alpino

Sci alpino, Christof Innerhofer: “Un superG durissimo. Ritiro? C’è tempo…”; Mattia Casse: “Ho portato a casa la pelle”

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L’Italia chiude senza particolari sorrisi la due giorni di Bormio valevole per la Coppa del Mondo di sci alpino 2022-2023. Dopo la discesa di ieri, che aveva comunque visto due azzurri nella top10, oggi il superG ha messo in mostra una squadra lontana dalle posizioni che contano, con Dominik Paris che è uscito subito di scena confermando il suo momento complicato, mentre i compagni sono arrivati al traguardo ben lontani da podio e vittoria.

Christof Innerhofer non è andato oltre la 19a posizione, quindi 22° Giovanni Franzoni, 25° Matteo Marsaglia, 28° Mattia Casse e 30° Florian Schieder. Un bottino decisamente magro per la squadra azzurra, che saluta il 2022 con poche certezze e tanti punti di domanda. Al termine della gara i protagonisti hanno raccontato le loro sensazioni al sito ufficiale della FISI.

Christof Innerhofer: “Gara veramente difficile, forse la più dura di sempre. Sono 15 anni che parto con i primi numeri e non ero più abituato a scendere con tutti questi segni in pista, ho modificato set-up cambiando l’attacco, ma non ero abituato alla reazione dello sci e quindi non ero così in fiducia. Ho fatto delle curve nettamente migliori, ma poi altre in cui sono stato sparato fuori. Peccato per quell’errore a fine piano che mi è costato un po’ di decimi”.

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Il “senatore” della squadra analizza poi la situazione del gruppo e, infine, la sua a livello personale ai microfoni di RaiSport: “A livello di team oggettivamente non siamo andati bene ma, come dico sempre, i conti vanno fatti alla fine. Qualche giovane, dopotutto, ha fatto vedere qualcosa di interessante. Dal mio punto di vista non è facile, i 38 anni si sentono e il tempo passa. Voglio comunque tenere duro perché in allenamento vedo che posso essere competitivo. Il ritiro di Matthias Mayer? Uno shock per tutti, se ne vanno lui e Beat Feuz, due colonne di questo sport e persone che conosco da oltre 15 anni. Non possiamo che fare loro enormi complimenti per quanto fatto nelle rispettive carriere”. 

Mattia Casse: “Ho portato a casa la pelle, una gara un po’ così, difficile, su cui ci lavoreremo e faremo in modo che non accada più. Un superG estremo con curve molto accentuate, ritmi diversi e dopo tre giorni così intensi non era una passeggiata. Oggi mi sono divertito poco e non ho avuto buone sensazioni: dobbiamo lavorare, lo faremo”.

Foto: LaPresse