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Sci Alpino

Sci alpino, l’Italia recita il solito ruolo di comparsa a Levi. Gulli unica a salvarsi

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Il doppio slalom di Levi ha aperto la Coppa del Mondo femminile di sci alpino. Un inizio non propriamente scintillante per i colori azzurri, ma purtroppo era una cosa immaginabile. Da ormai troppi anni l’Italia recita un ruolo di comparsa in questa specialità ed è stato così anche nella località finlandese, dove il miglior risultato è stato un ventitreesimo posto.

A coglierlo è stata Anita Gulli, unica delle quattro azzurre al via a salvarsi e a tornare da Levi con un voto sufficiente in pagella. La piemontese ha colto la qualificazione alla seconda manche in entrambi gli slalom, ma sono nel secondo è riuscita poi a conquistare preziosi punti. Il sabato, infatti, Gulli ha commesso un errore nella parte finale del muro e ha terminato la gara sono per onore di firma, con un distacco di oltre venti secondi e quindi sopra il limite concesso dalla regola del 108%.

La domenica, invece, l’azzurra è stata brava a reagire all’errore del giorno precedente. Dopo una prima manche terminata in ventottesima posizione, Gulli ha recuperato cinque posti nella seconda, mostrando comunque un buon atteggiamento d’attacco. Alla fine sono arrivati punti che possono servire per cominciare ad abbassare il pettorale di partenza, che è il primo obiettivo di Gulli, che deve cercare di entrare tra le prime trenta della startlist.

Purtroppo per una Nazione come l’Italia un ventitreesimo posto non può essere un risultato soddisfacente. La situazione resta davvero preoccupante in slalom, visto che solo Lara Della Mea tra le altre tre azzurre è andata vicina alla qualificazione nel secondo slalom, chiudendo al trentunesimo posto. Marta Rossetti è ancora lontana dal livello mostrato due stagioni fa, mentre Vera Tschurtschenthaler sembra essere ancora un po’ fuori dal contesto della Coppa del Mondo, anche se comunque va ricordato che non ha nemmeno fatto dieci gare in carriera.

Una soluzione a breve termine non sembra davvero esserci e l’unica cosa da fare è quella di continuare a lavorare duramente per risalire la china. Il ritorno di Martina Peterlini potrebbe aiutare a migliorare la situazione, anche se va ricordato che la trentina non corre da un anno praticamente e che il recupero dall’operazione di pulizia al ginocchio non è ancora completato al 100%. A Killington il prossimo weekend potrebbero anche esserci Federica Brignone e Marta Bassino, ma anche loro non possono certamente fare miracoli e riportare in auge lo slalom femminile.

FOTO: LaPresse