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Atletica

Maratona New York 2022: tornano i grandi numeri. Si festeggiano i 50 anni della Maratona donne e l’Africa vuole dominare!

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Tornano i grandi numeri nella Grande Mela. L’edizione numero 51 della Maratona di New York si illumina in tutto il suo splendore con oltre 50 mila iscritti che potrebbero anche sfiorare il numero record fatto segnare nell’edizione del 2019: 54.118 iscritti e 53.639 giunti al traguardo. L’edizione numero 50 non è stata festeggiata a dovere dagli organizzatori che iniziarono questa grande avventura nel 1970 ma hanno dovuto saltare due edizioni, quella del 2012 per via dell’uragano Sandy e quella del 2020 a causa del Covid.

Edizione storica, quella del 2022 per tanti motivi ma il primo su tutti è che esattamente 50 anni fa la Federazione Internazionale diede il via libera per la disputa della maratona femminile e iniziò così una grande avventura: anniversario che verrà celebrato a dovere sulle strade di New York. c’è anche una prima volta, che è quella degli atleti non binari al via: saranno ben 16 e si tratta di un grande successo in un’epoca dove il tentativo di superare ogni barriere è complicato ma deciso.

I record da battere sono quelli di Margaret Okayo in campo femminile che nel 2003 corse in 2h22’31”, mentre in campo maschile nel 2011 fui Goffrey Mutai a correre nel tempo record di 2h05’16”, primato finora imbattuto. Non sembra l’anno giusto per rinverdire i fasti del passato per l’Italia. Ci proverà Daniele Meucci a tenere alto il tricolore che ha sventolato per ben sei volte sul pennone del vincitore a New York: due volte grazie a Orlando Pizzolato nel 1984 e 1985, poi con Gianni Poli nel 1986, Giacomo Leone nel 1998, Franca Fiacconi nel 1998 e Francesca Porcellato nella categoria Wheelchair nel 2001.

Si preannuncia ancora una volta una battaglia senza quartiere tra keniani ed etiopi con qualche variazione sul tema, siua in campo maschile cghe femminile. Tra gli uomini i più attesi, comunque, sono sempre gli africani, a partire dal campione dello scorso anno, Il keniano Albert Korir che trionfò nell’edizione 2021 con il tempo di 2h08’22” e in quella precedente, nel 2019, chiuse al secondo posto con il tempo di 2h09’36”. Non è Korir, però, tra gli iscritti a vantare il miglior tempo in carriera. Meglio di lui di oltre 5 minuti è riuscito a fare il suo connazionale Evans Chebet, un altro dei grandi favoriti di New York. Chebet ha vinto la Maratona di Boston 2022 in 2h06’51” e l’edizione del 2020 della Maratona di Valencia in 2h03’00”, che è anche il suo record personale di altissimo valore.

Da non sottovalutare assolutamente l’etiope più atteso, Shura Kitata che nel 2017 si è aggiudicato le maratone di Roma in 2h07’28” e a Francoforte in 2h05’50”, prima di stabilire nel 2018 a Londra il record personale di 2h04’49” e chiudere la sua prima Maratona di New York in 2h06’01”. Nel 2020 ha vinto a Londra in 2h05’41, lo scorso anno è stato sesto a Londra in 2h07’51” e quest’anno vanta un quinto posto a Tokyo in 2h06’12”.

A dare l’assalto al contingente africano ci proverà un… africano. Abdi Nageeye, infatti, è di origine somala ma veste la maglia dell’Olanda, nazione per cui ha conquistato un fantastico argento ai Giochi Olimpici di Tokyo in 2h09’58”. Quest’anno ha vinto la Maratona di Rotterdam con il record olandese di 2h04’56”. Nell’edizione dell’anno scorso della Maratona di New York è stato quinto in 2h11’39”.

Il lotto dei favoriti comprende anche il brasiliano Daniel Do Nascimiento, primatista sudamericano con 2h04’54”, tempo fatto segnare a Seul lo scorso Aprile, il giapponese Suguro Osako, quarto a Tokyo nel 2020 in 2h05’29”, terzo a Boston nel 2017 in 2h10’28” e a Chicago nel 2018 in 2h05’50” e sesto alle Olimpiadi di di Tokyo, mentre lo statunitense di punta è Galen Rupp, argento sui 10000 metri a Rio 2016 e bronzo nella maratona di Tokyo 2021. Rupp ha stabilito il record personale di 2h06’07” a Praga nel 2018. L’Italia punta tutto sul veterano Daniele Meucci, 37 anni, reduce da un Europeo che non può certo averlo soddisfatto ma capace di correre 2h10’ a Siviglia in febbraio. Dovesse riuscire a ripetersi, o addirittura migliorarsi, potrebbe puntare ad un risultato di prestigio, magari nella top ten.

In campo femminile è sempre Etiopia contro Kenya in campo femminile nella maratona di New York. Difficile pensare ad una trionfatrice che arrivi da qualche altra nazione anche se quest’anno, seppur naturalizzata, la outsider arriva da Israele. La battaglia potrebbe restringersi a due atlete che sono le grandi favorite della vigilia: da una parte la specialista, la campionessa mondiale di maratona, l’etiope Gotytom Gebrselase, dall’altra la debuttante su cui molti punterebbero la classica scommessa, la campionessa iridata di corsa campestre, la kenyana Hellen Obiri.

Gebrselase si è laureata campionessa mondiale a Eugene lo scorso Luglio battendo il record dei campionati con 2h18’11”, è stata terza a marzo alla Maratona di Tokyo e ha vinto la Maratona di Berlino nel 2021 in 2h20’09”. Obiri ha scelto il fantastico scenario di New York per il suo debutto assoluto su questa distanza. La keniana in pista ha riscritto la storia dell’atletica: due volte medaglia d’oro sui 5000 metri in due edizioni consecutive dei Campionati del Mondo di Londra 2017 e di Doha 2019 e argento sui 10000 metri a Eugene 2022 la scorsa estate, ha conquistato due argenti olimpici sui 5000 metri a Rio e a Tokyo. Su strada è stata seconda alla mezza maratona di Ras Al Khaimah stabilendo il record personale con 1h04’22” e ha vinto a Istanbul in 1h04’48” e a Newcastle in 1h07’05”.

Obiri si allena negli States con la due volte campionessa del mondo di maratona Edna Kiplagat, ormai trasferita da una decina di anni e sarà in gara anche lei. Kiplagat ha già vinto a New York nel 2010, oltre che a Londra nel 2014 e a Boston nel 2017 e vanta un primato personale di 2h19’50”. Quest’anno è stata quarta a Boston in 2h21’40”. Da Israele arriva Lonah Chemtai Salpeter, atleta di origini keniane che a Eugene ha conquistato il terzo posto in 2h20’18”. Salpeter finora ha vinto a Tokyo nel Marzo 2020 stabilendo il record personale con 2h17’45” ed è stata oro europeo sui 10000 metri a Berlino nel 2018 e bronzo sulla stessa distanza a Monaco nel 2022.

Attenzione anche all’etiope Senbere Teferi che ha già vinto la New York Mini di 10 km e la TCS New York Marathon quest’anno anno e vorrebbe centrare uno storico tris. Teferi è stata argento sui 5000 metri ai Campionati del Mondo di Pechino 2015 e ai Mondiali di corsa campestre di Guyiang sempre nel 2015. Gli Stati Uniti puntano forte su Keyra D’Amato, la veterano 38enne che ha migliorato il primato statunitense correndo in 2’19″12 e vorrebbe coronare una carriera che, nonostante l’età, è in continua crescita con un grande risultato sulle strade di “casa”.

Foto Lapresse