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Ginnastica artistica, le pagelle dell’Italia ai Mondiali. Maggio spumeggiante, D’Amato guida la riscossa, esordienti promosse

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L’Italia si è qualificata alla Finale a squadre dei Mondiali 2022 di ginnastica artistica. Le Fate hanno chiuso il turno preliminare al quarto posto nonostante una problematica rotazione alla trave e torneranno in pedana a Liverpool (Gran Bretagna) per disputare l’atto conclusivo martedì sera, inseguendo un nuovo sogno dopo il bronzo iridato di tre anni fa e dopo aver vinto gli Europei due mesi fa (anche se a Monaco era presenti Asia D’Amato e Angela Andreoli). Di seguito le pagelle delle azzurre.

PAGELLE ITALIA MONDIALI GINNASTICA ARTISTICA

MARTINA MAGGIO: 8,5. Quarto posto nel concorso generale. Un risultato mostruoso, anche se “soltanto” in qualifica. La brianzola continua a strabiliare gara dopo gara: dopo aver vinto i Giochi del Mediterraneo ed essere stata terza agli Europei, la Queen di Villasanta culla sogni di gloria anche in questa rassegna iridata. Il 54.800 finale è un risultato rimarchevole e che certifica la qualità agonistica e tecnica di cui è entrata in possesso l’azzurra, trascinatrice carismatica di un gruppo più solido che mai. Il succo supremo della sua prova è l’arrivo perfettamente stoppato dall’avvitamento e mezzo al volteggio: 9.6 di esecuzione! In quel gesto troviamo la migliore Martina Maggio, che tra l’altro ha lasciato sul piatto tre decimi per un’uscita di pedana al corpo libero e un punto per qualche sbilanciamento di troppo alla trave. Peccato non rivederla in qualche finale di specialità (è argento continentale al quadrato) ma giovedì sera può strabiliare nell’atto conclusivo dell’all-around.

Ginnastica artistica, Italia in finale ai Mondiali! Martina Maggio quarta nell’all-around, Alice D’Amato in finale al libero

ALICE D’AMATO: 7,5. Ha messo tutta la sua esperienza al corpo libero, nel momento in cui l’Italia era con le spalle al muro dopo la rotazione da incubo alla trave e l’uscita di Maggio al quadrato. La genovese raccoglie tutta la sua maturità e la comprime in novanta secondi di qualità, confezionando di grinta il miglior esercizio della carriera in questa specialità: 13.600 (5.4 il D Score) che la spedisce dritta in finale. Non è l’atto conclusivo in cui sperava: inseguiva quello alle parallele dopo l’argento agli Europei e lo avrebbe anche agguantato se non fosse uscita dal tappetino eseguendo il finale con doppio avanti con mezzo giro. Un 14.400 beffardo, considerando anche i vari pari merito. Settima nell’all-around: tra tre giorni ci sarà da divertirsi.

GIORGIA VILLA: 6. Rompe benissimo il ghiaccio alle parallele portando a casa un prezioso 14.166 per la squadra e traccia benissimo il terreno per le prove delle compagne. Non si ripete, però, in apertura di rotazione alla trave: caduta sulla rondata-raccolto avvitato e addio sogni di gloria, anche perché se fosse stata perfetta avrebbe potuto ambire alla finale di specialità. Le azzurre vanno in crisi sui 10 cm dopo quell’errore, ma poi sono bravissime a riprendersi e a portare a casa una gara di spessore. Va assolutamente detto che Giorgia Villa ha accusato qualche fastidio alla schiena negli ultimi giorni e che questa prova è stata di grande orgoglio, dopo averla ammirata su tutti gli attrezzi agli Assoluti.

MANILA ESPOSITO: 6,5. Ampiamente promossa al suo esordio iridato, ad appena 15 anni. La laziale ha debuttato con un rilevante 13.966 alle parallele, poi è arrivato il momento critico alla trave: dopo gli errori delle compagne era chiamata alla prova perfetta per alzare il punteggio di squadra, ma purtroppo sono giunte due cadute. La pressione era davvero troppa, l’allieva di Camilla Ugolini può essere giustificata e va elogiata la sua capacità di rialzare la testa con un buon corpo libero (13.466) e un avvitamento al volteggio da 13.566. Ragazza squadra, l’esperienza si acquisisce gareggiando.

VERONICA MANDRIOTA: 6. La pugliese di stanza a Brescia era al suo debutto iridato. Qualche imprecisione su piroette e triplo avvitamento al corpo libero (12.933), importante per la squadra l’avvitamento e mezzo al volteggio (13.700). I mezzi non mancano a questa ragazza di delicata eleganza e di bel piglio.

© photo Simone Ferraro/Federginnastica