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Australian Open 2023, Craig Tiley apre a Novak Djokovic: ci sarà anche un tributo per Roger Federer

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Il vento potrebbe cambiare. Ci si chiede con insistenza se Novak Djokovic sarà al via degli Australian Open 2023. Dopo il grande caos dell’edizione di quest’anno, con il clamoroso ban ai danni del campione serbo (tre anni) per la questione “vaccino anti-Covid“, ci potrebbe essere un risvolto completamente diverso.

A dichiararlo è stato Craig Tiley, direttore del torneo australiano, che nel corso di un evento (fonte: TheAge) ha rivelato alcuni dettagli relativi all’edizione 2023 dello Slam in territorio oceanico. “Siamo sulla buona strada per riavere tutti i migliori giocatori del mondo. Ci troviamo in una situazione sanitaria molto diversa da quella di qualche mese fa, con persone che si muovono liberamente nel mondo e con pochissime restrizioni. Questo è ciò che mi porta a dire che potremo contare su tutti i tennisti del circuito“, ha affermato Tiley.

Pertanto, pur non dichiarandolo esplicitamente, per Djokovic ci dovrebbe essere un’apertura anche per l’approccio del nuovo asset governativo australiano. Chi dovrà decidere se revocare o meno la sanzione inflitta a Novak sarà Andrew Giles, il nuovo ministro dell’Immigrazione.

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Si dovrebbe andare in quella direzione perché, come detto, il numero dei casi è decisamente basso e non ci sono più limitazioni relative all’ingresso dei viaggiatori. Si può immaginare che il ritiro del ban a Nole possa rappresentare anche una mossa politica del nuovo Governo per dimostrare una chiara opposizione rispetto alla precedente gestione.

Inoltre, Tiley ha annunciato che ci sarà un tributo per Roger Federer che, pur non recandosi in Australia l’anno venturo, riceverà qualcosa dal torneo volto a ricordare cosa abbia rappresentato nel tennis.

Foto: LaPresse