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Ciclismo su pista, Matteo Bianchi: “Non mi aspettavo di lottare per una medaglia! Il movimento è in crescita”

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Record italiano in mattinata (59.661, il primo italiano a scendere sotto il minuto nel km da fermo), a seguire una medaglia d’argento nella finale del time trial maschile agli Europei di ciclismo su pista 2022 di Monaco di Baviera: semplicemente straordinario Matteo Bianchi, che visto l’inizio in salita del francese Melvin Landerneau (vincitore poi dell’oro) ha sognato in grande, sperando nella medaglia più preziosa.

Nel finale il transalpino si è ripreso, ha ritrovato il ritmo mostrato nelle qualificazioni della mattina (miglior tempo, 59.653) ed ha chiuso in finale in 59.975. Non è comunque in discussione (sarebbe un’eresia) lo splendido risultato portato a casa dall’azzurro classe 2001.

Di seguito, le dichiarazioni di Bianchi al termine della prova, rilasciate ai microfoni della RAI: “Sono contentissimo, ci ho creduto fino alla fine ma sinceramente, arrivato qui da Campione d’Europa Under 23, non pensavo di poter competere in questa maniera con Melvin (Landerneau, ndr). Questa medaglia è frutto del lavoro che facciamo tutti i giorni, sia con la mia squadra che con la Nazionale, senza dimenticare il supporto che mi dà l’Esercito tutti i giorni. Insomma, è una combinazione di fattori che porta ad un risultato del genere: a questo livello nessuno ti regala niente“.

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Prosegue Bianchi: “Partenza forte? Sì, abbiamo dei rapporti abbastanza lunghi e nel chilometro di solito questo è un compromesso, bisogna scegliere il rapporto giusto per partire bene e tenere una buona velocità di punta e di media. Ho iniziato a spingere parecchio ed è andata bene. Più bello l’argento o il record italiano? In primis sono contento per la medaglia, così da dare un po’ di visibilità al settore che sta crescendo e questi risultati vanno verso questa ottica. Ma sono molto felice anche per il record italiano, sono il primo a riuscire a scendere al di sotto della barriera del minuto. Il movimento crescerà, sì, ma non solo con me: siamo un gruppo di ragazzi molto giovani, lavoriamo sodo da un anno a questa parte e si iniziano a vedere i primi frutti“.

Foto: Federciclismo