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Ciclismo

Tour de France 2022 oggi, 14a tappa: percorso, altimetria, favoriti, tv. Pogacar ci prova, rampa finale di 3 km al 10,2%!

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Dopo una breve parentesi di trasferimento o in ogni caso una giornata non dura, spazio ad un’altra tappa di montagna al Tour de France 2022, la quattordicesima, da Saint-Etienne a Mende. Andiamo a scoprirla nel dettaglio con percorso, altimetria, programma e favoriti.

LA DIRETTA LIVE DELLA TAPPA DI OGGI DEL TOUR DE FRANCE DALLE 12.15

PERCORSO TAPPA DI OGGI TOUR DE FRANCE 2022 

Pronti, via, ecco il Côte de Saint-Just-Malmont, di terza categoria, con 7,7 chilometri al 3,9% di pendenza media. Non c’è un un attimo di pianura lungo i 192,5 chilometri da percorrere. Seconda salita in programma la Côte de Châtaignier, con 2,6 chilometri al 7,3% di pendenza media. Traguardo volante, tratto misto e ci si dirige verso l’intenso finale. Côte de Grandrieu (6,3 chilometri al 4,1% di pendenza media), Côte de la Fage (4,2 chilometri al 6%) e spettacolare l’arrivo anticipato dalla Côte de la Croix Neuve (3 chilometri al 10,2% e una vera e propria rampa conclusiva).

ALTIMETRIA

PROGRAMMA

Partenza ore 12.15

Arrivo ore 17.15 circa

Dalle ore 12.00 su Eurosport 1 (210 Sky), in streaming su Discovery+, Eurosport Player, DAZN
Dalle ore 14.45 su Rai Due, in streaming su Rai Play

FAVORITI

Attesissimo lo scontro tra i primi due della classifica generale. Sembra essere un percorso fatto su misura per Tadej Pogacar, da capire però se lo sloveno abbia ritrovato la condizione giusta per lanciare l’attacco alla Maglia Gialla.

Dal canto suo Jonas Vingegaard assieme alla Jumbo-Visma può gestire al meglio la frazione, salvo poi doversela vedere individualmente sullo strappo conclusivo contro il rivale della UAE Emirates.

Terzo incomodo, come dimostrato fino ad ora, è Geraint Thomas: il britannico è supportato da due uomini del calibro di Tom Pidcock e Adam Yates, ideali per la rampa finale.

Giornata da fughe e l’Italia va ancora a caccia del primo successo in questo Tour: si spera sempre in un attacco di Giulio Ciccone e Damiano Caruso, ma occhio anche ad Andrea Bagioli.