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Formula 1

F1, le gomme Pirelli scelte da Ferrari e Red Bull per il GP d’Austria. Torna la Sprint Race e le strategie varieranno

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Neanche il tempo di respirare e il Circus della F1 guarda al Red Bull Ring, in Austria, per l’undicesimo round del Mondiale 2022. I temi sono un po’ i soliti: solita sfida Red Bull-Ferrari; Mercedes nel ruolo di guastafeste. A Silverstone le risposte sono state queste, vedremo se anche sulla pista austriaca questo andamento si riproporrà.

Per questo round, la Pirelli ha optato per le tre mescole più morbide della gamma: C3 come P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Red soft. Il motivo l’ha spiegato Mario Isola, responsabile della casa italiana: “L’asfalto del Red Bull Ring offre un grip piuttosto basso in un circuito a bassa severità, permettendoci di portare le gomme più morbide della gamma. Questo a vantaggio dello spettacolo, in una location che in passato ha spesso regalato gare emozionanti grazie ad un giro molto compatto e veloce che presenta una serie di curve molto corte. La trazione e soprattutto la frenata sono fondamentali qui, con rischio di bloccaggi in particolare in alcuni punti difficili in cui si frena in discesa. Anche mantenere le prestazioni dei pneumatici posteriori per tutto il giro è fondamentale per garantire una trazione adeguata. La nostra nomination mescole rende possibili diverse strategie“.

C’è poi da considerare un altro fattore. L’Austria ospita anche il secondo weekend con format sprint della stagione, dopo il primo corso ad Imola. Come da regolamento, invece di avere 13 set di pneumatici come avviene in un weekend normale, i piloti ne avranno 12, così suddivisi: due di hard, quattro di medium e sei di soft. In aggiunta, i team avranno a disposizione fino a sei treni di Cinturato Green intermediate e tre set di Cinturato Blue full wet disponibili in caso di pioggia, che è sempre possibile sulle colline della Stiria.

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Parlando di soste, l’anno passato la strategia vincente fu quella di due soste: uno stint di apertura su medium, seguito da due stint con pneumatici hard. Naturalmente, mescole e strutture quest’anno sono diverse e sarà da capire quale sarà la gestione delle monoposto.

Foto: LaPresse