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Formula 1

F1, che cos’è la Sprint Race e quanti punti assegna. Cosa succede a chi si ritira e dove si svolgerà ancora nel 2022

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Domani prenderà il via la seconda Sprint Race del Mondiale 2022 di F1. Sul tracciato del Red Bull Ring (Austria), l’olandese Max Verstappen ha ottenuto la pole-position per questa gara “veloce” quest’oggi davanti alle due Ferrari del monegasco Charles Leclerc e dello spagnolo Carlos Sainz.

Sabato 9 luglio quindi si assisterà a una corsa, la cui distanza sarà pari a un terzo di quella del Gran Premio della domenica, nel caso di Spielberg parliamo di 21 giri. La zona punti riguarderà i primi otto della classifica finale: chi passerà per primo sul traguardo otterrà 8 punti, il secondo 7, il terzo 6 e così via fino all’ottavo, che ne raccoglierà 1. Non ci sarà alcun bonus per il giro più veloce. Giova ricordare che la Sprint Race sarà preceduta dalla FP2.

Infine la domenica si disputa il Gran Premio vero e proprio, identico a quello di qualsiasi altro fine settimana, la cui griglia di partenza viene determinata dall’ordine d’arrivo della gara citata. I punti assegnati in gara saranno i medesimi di sempre (25-18-15-12-10-8-6-4-3-2-1, + il bonus per il giro veloce). Pertanto, se un pilota dovesse vincere sia la Sprint che il Gran Premio, realizzando il giro veloce domenicale, chiuderebbe il fine settimana con 34 punti (8+25+1).

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Cosa accade se una vettura non porta a termine la gara sprint? Dunque, partiamo dal presupposto che la mini-gara è a tutti gli effetti considerata una qualifica. Non a caso si chiama ufficialmente qualifica sprint. Si deve quindi arguire che chi si ritira venga classificato dopo tutti coloro in grado di concludere la sprint race. Pertanto se il ritiro è uno solo, chi si ferma deve automaticamente partire per ultimo. Se invece ci dovesse essere più di un abbandono, l’interpretazione data al regolamento è che faccia fede l’ordine dei ritiri stessi. Chi percorre più strada tra i ritirati si “qualifica” davanti a chi ne ha completata di meno.

Quindi, se per esempio un pilota si ritira dopo 2 giri e uno si ritira dopo 8, quello che ha completato otto tornate partirà diciannovesimo, mentre il suo ancor più sventurato collega scatterà ventesimo. Ovviamente bisogna sottolineare una dinamica. Nel momento della partenza della sprint race, si entra a tutti gli effetti nel regime di parco chiuso. Dunque, qualunque intervento effettuato sulle monoposto dopo l’inizio della qualifica sprint viene sottoposto a una serie di rigidi controlli. Nel caso sia necessario sostituire determinati parti (per esempio il cambio), allora la vettura incapperà nella canonica penalità di 5 posti in grigia. Questo, chiaramente, vale anche per chi completa la mini-gara. Se invece, per qualsiasi ragione, si dovesse decidere di modificare l’assetto di una monoposto, allora scatterebbe automaticamente l’obbligo di partenza dalla pit-lane, proprio come avviene nel caso delle qualifiche abituali.

Il prossimo appuntamento con Sprint Race sarà quello di Interlagos (Brasile), previsto l’11-13 novembre.

Foto: LiveMedia/Xavi Bonilla / Dppi/DPPI