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GIOCONDA! Martina Trevisan strabilia: è in semifinale al Roland Garros 9 anni dopo Sara Errani!

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A nove anni di distanza da Sara Errani un’italiana arriva in semifinale al Roland Garros. Ce la fa Martina Trevisan, che al termine di una lotta diventata di nervi batte la canadese Leylah Fernandez, numero 17 del seeding, con il punteggio di 6-2 6-7(3) 6-3 in due ore e 21 minuti. Una partita, quella che porta la toscana al penultimo atto a Parigi (e a 10 vittorie di fila comprendendo il WTA 250 di Rabat), segnata sia dalla tensione di lei che dai problemi fisici di Fernandez, che pur con un piede a mezzo servizio modifica la propria strategia di gioco allungando enormemente la partita. Si tratta anche della prima semifinale Slam al femminile per l’Italia dopo gli US Open 2015, quando Flavia Pennetta e Roberta Vinci andarono poi a sfidarsi in una finale tutta tricolore. Trevisan ora attende un’americana tra Coco Gauff e Sloane Stephens.

C’è della tensione dalla parte della canadese all’inizio, ed è proprio quella che le costa il break. Segue un secondo game lottato, in cui tra le idee di Fernandez da fondo e le variazioni di Trevisan vincono queste ultime, con smorzata per il vantaggio e il successivo rovescio a chiamare il 2-0. Sul 3-1 per l’italiana arriva un’altra chance di togliere il servizio alla finalista degli ultimi US Open, ma c’è l’errore di dritto sulla risposta alla seconda.

Appena Fernandez arriva al 3-2 chiama l’intervento della fisioterapista per un problema alle dita del piede destro: medical time out. La toscana, vista la situazione, applica la tattica più semplice in questa situazione: creare più situazioni possibili in cui la canadese può sbagliare, e questo accade. Il resto lo fa il passante di dritto lungolinea in corsa che vale a Trevisan il 5-2. Sui tre set point la numero 17 del seeding le prova tutte entro i primi colpi, li annulla tutti, ma sul quarto il dritto dell’azzurra finisce all’incrocio delle righe: 6-2 in 39 minuti.

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Nel secondo set Fernandez parte con un chiaro obiettivo: scambi corti, vincenti appena possibile. Il break nasce in parte anche così, anche se a ufficializzarlo è un dritto sbagliato da Trevisan, che lo mette in rete in uscita dal servizio. L’azzurra riesce nel recupero immediato, ma commette due doppi falli sul 2-3 e va sotto 0-40. Con un paio di prodezze e un ace (oltre a un paio di soluzioni forzate dalla canadese per la situazione contingente) riesce però a risollevare il gioco.

Sul 4-4 arriva un momento chiave: Fernandez è un po’ meno precisa, Trevisan sulle palle c’è spesso e volentieri, 15-40. E diventa 5-4, perché l’italiana riesce a costringere l’avversaria a un complesso dritto in corsa che esce. C’è del brivido nel decimo game: Fernandez sale sullo 0-30, poi tra buone scelte al servizio della toscana ed errori grossolani della canadese arriva il primo match point, nel quale la nordamericana entra sulla seconda e chiude di dritto. Seguono un gran rovescio, un altro dritto difficile da controllare ed è 5-5. Si arriva così al tie-break, nel quale la tensione gioca brutti scherzi a Trevisan, che in breve scivola indietro 1-5 e chiude con un doppio fallo: 3-7, terzo set.

Sette punti consecutivi dell’azzurra aprono il terzo parziale, e il break arriva alla terza chance, spingendo sul rovescio di Fernandez che si perde oltre la riga di fondo. Fernandez inizia a sbagliare parecchio, non certo aiutata da una Trevisan ritornata convinta delle proprie opzioni: 15 dei primi 18 punti del set sono suoi, ma la canadese lotta sulle due palle break e il game va in battaglia. L’azzurra il 4-0 se lo prende comunque, con un gran rovescio dal centro. Il quinto gioco finisce anch’esso in battaglia, ma alla terza chance lo vince Fernandez con una gran risposta. Subito dopo, però, arrivano un doppio fallo e una gran risposta di Trevisan che valgono il 5-1.

La canadese non molla, scappa dalla sconfitta di nuovo, e con otto punti di fila (e quattro vincenti di fila nell’8° gioco, al servizio) il punteggio diventa 5-3 0-15. Di carattere l’azzurra, con una gran prima centrale, si guadagna il 40-30 e il secondo match point. E stavolta è quello buono: prima esterna, risposta incrociata di dritto, e con la stessa arma giocata ancora più stretta arriva la prima semifinale Slam in carriera.

Il dato vincenti-errori gratuiti risente in parte della situazione creatasi in campo: 43-29 Trevisan, 29-44 Fernandez, con l’azzurra che però ha una fondamentale maggiore efficacia quando mette in campo la prima (70% dei casi), vincendo il 71% dei punti con questa contro il 56% della sua avversaria.

Foto: LaPresse