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Chi è Iliass Aouani, l’ingegnere italo-marocchino che ha impressionato nella Maratona di Milano
Iliass Aouani ha impressionato alla Maratona di Milano 2022, grande classica del panorama podistico che è andata in scena un paio di giorni fa nel capoluogo lombardo. L’azzurro di origini marocchine era al debutto assoluto sulla distanza e si è messo prontamente in gran luce: nella città che lo ha adottato, infatti, il 26enne ha concluso la prova con il rilevante crono di 2h08:34. Si tratta del miglior riscontro per un nostro connazionale alla prima esperienza sui 42,195 km. L’allievo di coach Massimo Magnani, che da ormai un anno vive e si allena a Ferrara, è balzato all’ottavo posto nella lista italiana all-time della Maratona, a poco più di un minuto dal record nazionale di Eyob Faniel (2h07:19 a Siviglia il 23 febbraio 2020).
L’ingegnere (si è laureato negli Stati Uniti) è entrato in una nuova dimensione, giganteggiando lungo le strade di Milano e facendo registrare degli intermedi di assoluto spessore: 30:18 dopo dieci km, 1h03:52 alla mezza e 1h30:55 al trentesimo chilometro. Non va dimenticato che Iliass Aouani avevo corso la mezza maratona di Napoli cinque settimane fa in 1h02:32 e che è reduce da un 2021 trionfale, condito da ben quattro titoli italiani (campestre, 10.000 metri in pista, 10 km su strada, mezza maratona: impresa mai riuscito a nessuno in passato). L’obiettivo della vigilia era di correre in 2h10′, l’atleta delle Fiamme Azzurre si è decisamente superato e ora guarda al futuro con grandi ambizioni. Annotiamo che ha tagliato il traguardo in decima posizione nella gara vinta dal keniano Titus Kipruto (2h05:05).
Iliass Aouani si è portato a un solo secondo da quanto fece Danilo Goffi a Rotterdam nel 1998. Soltanto dieci italiani hanno corso la maratona in meno di 2h09′, tre di questi sono scesi sotto 2h08′: il già citato Faniel, Stefano Baldini (Campione Olimpico ad Atene 2004, due anni dopo siglò 2h07:22 a Londra, crono che restò record nazionale per 14 anni) e Giacomo Leone (2h07:52 a Otsu nel 2001).
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L’azzurro è nato a Fkih Ben Saleh il 29 settembre 1995, ha vissuto in Marocco soltanto per due anni, poi ha raggiunto il papà a Milano. Ha iniziato a praticare atletica nel 2011 sotto la guida di Claudio Valisa, già tecnico di Gennaro Di Napoli. Dopo essersi diplomato al liceo scientifico si è trasferito negli USA: un anno a Beaumont in Texas e gli altri quattro a Syracuse nello stato di New York (lo stesso ateneo frequentato dal Presidente Joe Biden) per conseguire la laurea triennale in ingegneria civile e quella magistrale in ingegneria strutturale. Nel 2021 è tornato in Italia e si è spostato appunto a Ferrara.
Ai microfoni fedarali aveva dichiarato: “Sono molto felice e anche sollevato perché era un’incognita, una gara tutta da scoprire e non sapevo cosa mi stava aspettando. È andata oltre le più rosee aspettative, se si considera che avevo pensato a 2h10 come obiettivo plausibile. Il clima era perfetto e le mie sensazioni altrettanto, la lepre ha svolto un lavoro ideale e quindi si sono allineate tutte le variabili. Ho cercato di arrivare il più fresco possibile alla seconda parte e la prima me la sono goduta, incrociando lo sguardo di molte persone che non vedevo da tempo nella mia città. Il passaggio alla mezza è stato decisamente veloce e ho sofferto gli ultimi sei chilometri per i crampi, dovendo stare anche attento a come appoggiavo il piede per contenere il problema. Tante emozioni mi hanno colpito tutte insieme, devo ancora realizzare quello che ho fatto. Il mio futuro sarà concentrato sulla maratona, ma ho ancora ambizioni per la pista, dove voglio migliorare i miei personali”.
Foto: Colombo/organizzatori Maratona Milano