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Sci alpino, Matthias Mayer nella leggenda: trionfa in superG, terzo oro alle Olimpiadi! Flop Italia

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Quattro anni dopo Matthias Mayer si mette nuovamente al collo la medaglia d’oro nel superG olimpico. Altra straordinaria impresa del campione austriaco, che bissa il successo di Pyeongchang, vincendo anche alle Olimpiadi di Pechino 2022 e conquistando quello che è il suo terzo oro ai Giochi (c’è anche la vittoria in discesa a Sochi 2014). Mayer è il secondo atleta di sempre a vincere per due edizioni consecutive il superG, impresa riuscita in passato solamente ad una leggenda come Kjetil Andre Aamodt, che vinse tre volte nel 1992, 2002 e 2006.

Ancora una volta i centesimi premiano in carriera Matthias Mayer, visto che sono solo quattro quelli che dividono l’austriaco dall’americano Ryan Cochran-Siegle, che festeggia una splendida medaglia d’argento. Sia Mayer sia Cochran-Siegle sono stati eccezionali nella parte bassa, portandosi dietro tantissima velocità, sfruttando al meglio le loro ottime capacità nella scorrevolezza.

Arriva anche la prima medaglia della carriera alle Olimpiadi per Aleksander Aamodt Kilde. Il norvegese si mette al collo il bronzo, chiudendo al terzo posto a 42 centesimi dalla vetta della classifica. Alle sue spalle il connazionale Adrian Smiseth Sejersted (+0.74), che ha preceduto l’austriaco Vincent Kriechmayr (+0.76), uno dei delusi di questi Giochi di Pechino.

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Sesto posto per il sempre più convincente canadese James Crawford (+0.85) davanti ai tedeschi Romed Baumann (+1.16) ed Andreas Sander (+1.27). Completano la Top-10 il francese Blaise Giezendanner (+1.32) ed il canadese Trevor Philp (+1.40).

Gara da dimenticare per la squadra italiana. Il migliore è stato proprio Matteo Marsaglia, che ha chiuso al di fuori dei primi quindici ad oltre due secondi (+2.22). Malissimo Dominik Paris, che non è mai riuscito a trovare feeling con il tracciato, concludendo addirittura a 2.68 dal vincitore. Seconda uscita consecutiva, dopo quella in discesa, invece, per Christof Innerhofer. A conti fatti la scelta di non puntare da subito su Mattia Casse, il migliore degli italiani in questa specialità, si è rivelata totalmente sbagliata e il provare a metterci una pezza ieri è stato ancora peggiore.

Foto: LaPresse