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Biathlon, alla scoperta di Sara Scattolo, la “young gun” della squadra italiana femminile

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I Giochi olimpici di Pechino incombono e l’Italia del biathlon femminile si presenterà in Cina con una formazione a dir poco inattesa. Chi, solo un paio di mesi fa, avrebbe pensato di leggere tra le convocate il nome della rediviva Federica Sanfilippo (capace di invertire la parabola discendente, ritrovando discreta competitività dopo un lungo periodo di appannamento), e quello di Samuela Comola (salita improvvisamente di rendimento, tanto da diventare competitiva per la zona punti della Coppa del Mondo)? Saranno l’esperta altoatesina e la giovane valdostana ad accompagnare in Cina Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi, mentre il quinto nome è ancora da decidere.

Però, tra un mese, comincerà di fatto il percorso di avvicinamento ai prossimi Giochi olimpici, quelli di Milano-Cortina 2026. Ci sono tante ragazze promettenti da sviluppare con cura e, in tal senso, l’ultimo nome sulla bocca di tutti è quello di Sara Scattolo. La diciottenne azzurra sta infatti ottenendo risultati di grido nella versione junior dell’Ibu Cup, avendo conquistato due vittorie e quattro podi nell’arco di cinque gare. La teenager italiana comanda la classifica generale con un solido vantaggio sulle tedesche Louise Müller e Johanna Puff. Questa settimana Pokljuka sarà teatro degli Europei junior, dopodiché dal 23 febbraio al 2 marzo andrà in scena l’obiettivo principe di tutte le nuove leve, ovvero i Mondiali giovanili di Soldier Hollow (Stati Uniti).

Dunque chi è Sara Scattolo, che nei prossimi giorni potrebbe togliersi parecchie soddisfazioni nella manifestazione continentale? Classe 2003, compirà diciannove anni a marzo. Veneta di nascita, ma dal punto di vista agonistico formatasi in Friuli Venezia Giulia, a Forni Avoltri, dove si è peraltro trasferita insieme alla famiglia (per inciso, la sorella minore Ilaria, di un anno più giovane, è a sua volta biathleta). Il punto di forza di Sara è senza dubbio il passo sugli sci, perché la base atletica è davvero buona. Il tiro, invece, è un po’ ondivago. Le manca ancora qualcosa, soprattutto in piedi, dove ci sono ancora dei passaggi a vuoto, peraltro ancora comprensibili.

Biathlon, Ibu Cup junior: Sara Scattolo seconda nella sprint femminile a Pokljuka, 5° Leonesio tra gli uomini

L’impressione è che ci possa essere un buon potenziale da sviluppare, in maniera tale da farne, nel futuro a medio termine, un’atleta competitiva in Coppa del Mondo. Ci vorranno tempo e pazienza. Forse Milano-Cortina 2026 arriverà addirittura troppo presto. L’obiettivo, infatti, non deve essere quello di forzare i tempi in vista dei Giochi olimpici di casa, ma pensare al bene dell’atleta, che sulla carta potrebbe raggiungere la piena maturità agonistica addirittura tra il 2030 e il 2035!

Come si sarà notato, qui si parla a lungo e lunghissimo termine. Nell’immediato il traguardo più ambizioso è la conquista della classifica della classifica generale della Ibu Junior Cup e, perché no, magari una medaglia iridata giovanile. Cosa porterà l’avvenire nessuno può saperlo, anche perché solo nei prossimi anni capiremo quale può essere la reale evoluzione agonistica e quanto margine di crescita si avrà a disposizione, soprattutto in relazione alle dirette concorrenti odierne. Per il momento godiamoci il fatto di avere una classe 2003 davvero competitiva nella sua categoria, nella speranza che il suo potenziale possa essere sviluppato appieno, consentendole di lasciare il segno, un domani, anche a livello senior.

Foto: La Presse