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Ciclismo

Parigi-Roubaix, il mito del guerriero di fango. Sonny Colbrelli scolpito nella leggenda – VIDEO

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Passare in un anno da buon corridore a campionissimo, ci si può riuscire, con dedizione e lavoro, non è facile, ma Sonny Colbrelli ha dimostrato che è possibile. Il bresciano è entrato nella leggenda in questo 2021, stagione nella quale è riuscito ad esplodere definitivamente a suon di risultati.

Prima il Campionato Italiano, poi il Campionato Europeo in quel di Trento ed infine la corsa che lo ha reso famoso e che lo farà rimanere per anni ed anni nella storia del ciclismo, la Parigi-Roubaix.

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L’Italia non trionfava in una Classica Monumento dal lontano 2019, ma, soprattutto, non si imponeva nell’Inferno del Nord addirittura dallo scorso Millennio, quando Andrea Tafi arrivò a braccia alzate nel 1999.

Colbrelli ha scelto il momento migliore per salire in vetta: una corsa da ricordare, in una giornata da tregenda, con le pietre e, soprattutto, i corridori ricoperti prima dalla pioggia e poi dal fango. Delle vere e proprie maschere, con i colori delle squadre che non si riuscivano neanche ad intravedere. In uno scenario quasi impossibile con cadute e forature a susseguirsi, il Cobra si è esaltato, correndo all’attacco.

Uno, due, tre scatti, ad anticipare i big. L’unico a resistere è stato un super Mathieu van der Poel, tra i grandi favoriti di giornata: il campione olandese si è ritrovato nel posto giusto al momento giusto, dopo che la sfortuna aveva tirato fuori Gianni Moscon (fino a quel punto al comando). Nella volata ristretta però il fenomeno del ciclocross non ha potuto niente contro un Colbrelli scatenato, in lacrime dopo aver tagliato il traguardo. 

VIDEO SONNY COLBRELLI TRIONFA NELLA PARIGI-ROUBAIX

Foto: Lapresse