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Coppa Davis 2021: sarà la Russia la squadra da battere? Medvedev e Rublev fanno paura, solido anche il doppio

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È arrivata l’ultima settimana dell’anno per il tennis; un 2021 che si concluderà con l’edizione numero 109 della Coppa Davis, rimasta ‘in pausa’ a causa della pandemia di Covid-19 che ha investito il nostro pianeta. Ma finalmente si può tornare a giocare per la coppa più nobile del panorama internazionale, con 18 nazioni rimasti a giocarsi il trofeo. Tra chi è rimasto in lizza, ci sarà particolare attenzione alla Russia, alla caccia del suo terzo titolo dopo quelli 2002 e 2006.

Nella storia ci sono stati molti tennisti russi che hanno ottenuto grandi risultati, ma nella decana delle competizioni per nazionali è riuscita a imporsi come la migliore al mondo solo nel periodo in cui a trascinarla era il meraviglioso talento di Marat Safin. Qualcosa è però cambiato negli ultimi tempi, con il movimento che può vantare tanti giocatori di livello e che già due anni fa, quasi a sorpresa, arrivò in semifinale di Davis.

Il punto di connessione tra il 2019 ed il 2021 è Andrey Rublev, che da giocatore di belle speranze penalizzato da qualche infortunio di troppo è sbocciato come solido top 5 e con due finali Masters1000 alle spalle; quest’anno però è presente anche un certo Daniil Medvedev, che potrà piacere e non piacere per atteggiamento e stile di gioco, ma ad oggi è il legittimo pretendente al trono di numero 1 al mondo occupato da Novak Djokovic, dopo averlo battuto alla finale degli US Open. Nessuna tra le diciotto pretendenti alla Davis può vantare una coppia di singolaristi del genere, ma bisognerà controllare quanta energia è rimasta loro in corpo dopo una stagione così lunga.

Nel caso, i due hanno le spalle ben coperte; il capitano Shamil Tarpishev ha difatti scelto di cautelarsi scegliendo di convocare il terzo ed il quarto giocatore russo nelle classifiche mondiali, Aslan Karatsev e Karen Khachanov, accompagnati da Evgenij Donskoy. In pratica si è scelto di confermare il nucleo vincente dell’ATP Cup dello scorso gennaio, con l’aggiunta del vincitore di Parigi-Bercy 2018; da capire chi saranno i doppisti per la Russia, ma il rischio è che, come successo ad inizio anno, i match di doppio possano anche non servire.

Foto: LaPresse