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Ciclismo

Veneto Classic, Samuele Battistella timbra la prima vittoria da professionista e ringrazia Lutsenko

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Samuele Battistella ha vinto la Veneto Classic 2021. Lo ha fatto da profeta in patria: il nativo di Castelfranco Veneto ha giganteggiato in provincia di Vicenza, accolto da un boato straripante del pubblico. Il miglior modo possibile per festeggiare il primo successo da professionista: il quasi 23enne si fa un regalo di compleanno con un mese di anticipo (spegnerà le candeline il prossimo 14 novembre), tagliando il traguardo in solitaria al termine di una spettacolare azione, supportata da una gamba di assoluto spessore.

L’alfiere della Astana ha preso parte quest’anno al Giro d’Italia (suo primo Grande Giro in carriera). Un ragazzo davvero talentuoso, che si è sempre messo a disposizione dei propri compagni di squadra e che oggi si è sbloccato a livello personale: l’ideale per chiudere la stagione e lanciarsi verso il 2022 (dove indosserà sempre i colori del sodalizio kazako). Samuele Battistella ha attaccato quando mancavano una quarantina di chilometri al traguardo insieme a Matteo Trentin e a Riccardo Verza: quest’ultimo si è staccato, il primo è caduto toccando la ruota posteriore proprio di Battistella. Nel finale ha contenuto il tentativo di rientro del gruppo e ha gioito.

Alle sue spalle, attardati di cinque secondi, si sono piazzati lo svizzero Marc Hirschi (UAE Emirates), il colombiano Jhonatan Restrepo (Androni Giocattoli Sidermec) e il kazako Alexey Lutsenko (Astana), stupendo compagno di squadra di Battistella e determinante per la sua vittoria. Quinto posto per Diego Ulissi (UAE Emirates). La corsa, inaugurata proprio quest’anno e che vanta ambizioni di World Tour, ha chiuso il calendario ciclistico italiano di questo intenso 2021.

Il tracciato di 206 km si snodava tra Venezia a Bassano del Grappa (in provincia di Vicenza), con un tracciato finale da ripetere tre volte. Da affrontare per due volte lo strappo di La Tisa (0,3 km all’11,4% di pendenza media), per tre volte l’ascesa di La Rosina (2,7 km al 6%) e il Muro di Contrà Soarda (0,4 km all’11,4%). Percorso stupendo, l’ambizione è che diventi un evento World Tour.

LA CRONACA DELLA VENETO CLASSIC 2021

L’avvio di corsa è stato a ritmi sostenuti, dopo una trentina di chilometri si è formata la fuga buona con Peter Rikunov (Gazprom Rusvelo), Luca Pajek (Hrinkow Advarics), Matteo Zurlo (Zalf Euromobil Fior), Lorenzo Visintainer (General Store Essegibi), Federico Burchio (Work Service Marchiol), Simone Bevilacqua (Vini Zabù).

Poco dopo si è aggiunto Paolo Totò (Amore&Vita) e si è così composto il drappello dei sette attaccanti di giornata. Il gruppo concede spazio e ben presto il vantaggio dei coraggiosi della domenica sale a tre minuti. Il margine rimane tale fino al primo passaggio sul traguardo di Bassano del Grappa, quando si entra così sul tracciato finale e mancano 80 chilometri all’arrivo.

La UAE Emirates si porta in testa al gruppo principale e il ritardo si riduce a 1’20” quando si approccia La Tisa per la prima volta. Zurlo prova a smuovere le acque, ma viene ripreso. Si staccano Bevilacqua e Totò, rimangono in cinque davanti e iniziano a susseguirsi gli scatti, visto che il gruppo incombe da dietro. Il ricongiungimento avviene a 45 km dal traguardo, poco dopo il secondo e ultimo passaggio su La Tisa.

La seconda salita di La Rosina fa esplodere la corsa e davanti rimangono tre uomini: Matteo Trentin, Samuele Battistella, Riccardo Verza. Successivamente Verza non tiene il ritmo degli altri due ciclisti che scappano via con una ventina di secondi di vantaggio sui tredici immediati inseguitori, tra cui spiccano Diego Ulissi, Alexey Lutsenko, Guillaume Martin, Davide Formolo, Marc Hirschi. I due attaccanti vanno via di comune accordo, ma a 22 km dal traguardo accade un incidente: Trentin tocca la ruota posteriore di Battistella e finisce a terra.

Il vice campione del mondo 2019 ha comunque la lucidità per ritornare in sella e può così dare una mano al compagno di squadra Diego Ulissi. I due uomini della UAE Emirates, affiancati da Martin e Rochas (Cofidis) e Restrepo (Androni Gioccatoli Sidermec), si mettono all’inseguimento di Battistella, il quale ha trenta secondi vantaggio al penultimo scollinamento di La Rosina. Dietro si ricompattano, rientrano anche Lutsenko (compagno di squadra del battistrada), Formolo, Hirschi.

Battistella resiste al tentativo di rimonta, scortato da un encomiabile Lutsenko, che alle spalle agisce da stopper e cerca di fermare gli sforzi degli avversari. L’ultimo strappo a Contrà Soarda rischia di diventare beffardo, ma Battistella conserva pochi metri di vantaggio su Lutsenko, Hirschi e Restrepo, vincendo così la gara.

Foto: Lapresse