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Formula 1

F1, arrivano conferme sulla bontà della nuova power-unit Ferrari. Il gap da Verstappen e Hamilton resta ampio, ma nel 2022…

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Dopo un venerdì tra dubbi e perplessità, la Ferrari è riuscita a ritrovare la strada ad Austin (Stati Uniti), tappa del Mondiale 2021 di F1. Nelle qualifiche odierne i due alfieri del Cavallino Rampante Charles Leclerc e Carlos Sainz partiranno in quarta e in quinta posizione, sfruttando anche la penalità comminata al finlandese della Mercedes Valtteri Bottas, e vorranno mantenere la loro posizione di vantaggio nei confronti della McLaren, competitor chiaro in questo 2021.

Visti i distacchi, infatti, è vietato farsi illusioni su eventuali prospettive di podio per la Rossa. La Red Bull, in pole-position con l’olandese Max Verstappen e in terza piazza con il messicano Sergio Perez, ha un vantaggio considerevole in tutti i settori della pista e lo stesso dicasi per la Mercedes che domani sarà in seconda posizione con il britannico Lewis Hamilton.

Pertanto il piano d’azione è molto chiaro: rimanere davanti alle due monoposto di Woking e, pensando alla vigilia, ciò non era affatto una prospettiva scontata per le caratteristiche della pista texana. In questo senso, la bontà della nuova power-unit si è confermata anche negli States, dando un beneficio alle due SF21 in termini di potenza e di gestione del recupero dell’energia.

Tuttavia, altre criticità rimangono. Ci si riferisce al sottosterzo di cui la Rossa soffre in maniera atavica e con cui i due piloti devono un po’ convivere. Un aspetto negativo soprattutto nella gestione degli pneumatici nel terzo settore, tenendo conto delle alte temperature che sono state trovate in Texas.

Guardando quindi il tutto in ottica 2022 si può sorridere perchè dal punto di vista del motore uno step in avanti è stato compiuto, ma la speranza chiaramente è che tutto il pacchetto la stagione prossima sia tale da poter ambire a traguardi degni della storia della scuderia.

Foto: Antonin Vincent – LPS