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US Open 2021, Novak Djokovic: “Tratterò la finale come se fosse l’ultimo match della mia carriera”

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Novak Djokovic è a un solo match dal raggiungimento del Grande Slam. Il serbo, numero 1 del mondo, è in finale agli US Open, ed è prossimo ad accaparrarsi ciò che non riesce dal 1969 e che sia Roger Federer che Rafael Nadal hanno sfiorato in più occasioni, mancando l’obiettivo per tre incontri (nel caso dell’iberico) o due set (nello stesso match o in due differenti a seconda delle situazioni, nel caso dello svizzero). Domani alle 22:00 italiane sarà Daniil Medvedev, il russo ormai stabile al numero 2 del mondo, l’ultimo a frapporsi tra il 20 volte vincitore Slam (e 21 sarebbe record assoluto) e ciò di cui ormai parlano tutti.

Queste le parole a fine partita dell’uomo che, in semifinale, ha dovuto impiegare cinque set per battere il tedesco Alexander Zverev: “Vorrei dire grazie, perché l’atmosfera è stata magnifica, la migliore del torneo finora. Questi sono i momenti in cui pensi che queste sono opportunità uniche da vivere, quando ti svegli e devi trovare la motivazione per fare le stesse cose ogni giorno“.

Siccome nell’intervista in campo viene detto “niente pause per andare in bagno”, Djokovic si trova anche costretto a fare quasi da paciere, seppur col sorriso: “Una pausa bagno c’è stata. Supporto Stefanos Tsitsipas, non penso ci sia qualcosa di brutto dietro. Anche se la regola non è chiara, chiunque la vede in modo diverso. Siamo totalmente off topic, ma non meritava tutto questo astio da parte dei media“.

Su Zverev: “Alexander è un grande campione, uno che ammiro dentro e fuori dal campo. Ci troviamo molto bene, è uno dei miei migliori amici, ci alleniamo e vediamo spesso a Monaco. E’ un gran ragazzo e un ancora miglior giocatore. Sapevo che sarebbe stata una grande battaglia, spero che siamo riusciti a portare in campo un bello show per voi stasera“.

Sullo scambio da 53 colpi: “Ci sono tante emozioni diverse, è tipo un uragano, un tornado. Sei da solo in campo, non c’è via d’uscita, devi trovarla tu la via. Negli anni penso di aver trovato una formula che funzioni per me. Ci sono molte tattiche e molti elementi che entrano in gioco, non ci sono pozioni segrete o cose per cui dici ‘questo è il segreto del successo’. Sono tante cose combinate. Il tennis è molto bello, dinamico, la mente e il corpo devono essere al meglio per poter lottare per i trofei più grandi. Sono fortunato e grato per quanto fatto“.

E poi: “Vado per il mio quarto US Open, è quello a cui penso. So che le persone vogliono parlarne tanto, c’è un solo match rimanente. All in. Facciamolo. Ci metterò anima, corpo e testa. Tratterò il prossimo match come se fosse l’ultimo della mia carriera“.

Foto: LaPresse

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