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US Open 2021: Novak Djokovic contro Daniil Medvedev, dalla corsa al Grande Slam alla ricerca della fragorosa prima volta

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C’è anche Daniil Medvedev nell’elenco degli avversari battuti da Novak Djokovic in quella che è la sua attuale corsa verso il Grande Slam, l’obiettivo che a nessuno riesce da 53 anni. Il serbo sconfisse il russo per 7-5 6-2 6-2 nella finale degli Australian Open, ma questa volta è tutta un’altra storia. I due si affrontano sull’Arthur Ashe Stadium per scoprire se al numero 1 del mondo toccherà il posto di fianco a quello di Rod Laver nell’Era Open o se, invece, il numero 2 saprà spezzare proprio all’ultimo questa catena.

Ormai le parole possibili per descrivere ciò che sta accadendo nell’orbita di Djokovic sono state utilizzate tutte. I tipi di match, lungo questo percorso, li ha sostanzialmente vinti tutti: in tre set, in quattro con svantaggio, in cinque con doppio svantaggio o in maniera altalenante, in breve in qualunque modo. A New York, nello specifico, per quattro volte su sei (Nishikori, Brooksby, Berrettini, Zverev) si è trovato sotto di un parziale, per poi rimontare e vincere. Il tutto se ancora ci fosse del bisogno di dare una dimensione alla forza mentale di un giocatore che sembra barcollare, solo per poi colpire quando sembra pronto a scendere definitivamente.

Di fronte a lui c’è forse l’unico uomo che sembra essersi dimostrato in forma almeno quanto il serbo: Medvedev non ha finora avuto alcuna considerazione delle richieste di pietà sportiva dei suoi avversari, cedendo un set soltanto al più sorprendente di quelli che ha incontrato in tabellone, l’olandese Botic van de Zandschulp ai quarti di finale. Alla terza finale Slam, il numero 2 del ranking ATP ha tutta l’intenzione di salire ulteriormente di status, ma sa di avere per questa volta quasi tutto contro. Quasi tutto, ma non la storia, perché è sempre atto storico annotare un primo vincitore tra i quattro tornei maggiori, specie quando dal 2003 a oggi quelli diversi da Federer, Nadal e Djokovic si contano sulla punta delle dita (Roddick, Gaudio, Safin, Murray, Wawrinka, Del Potro, Cilic, Thiem).

Mano ora ai numeri: per Djokovic può essere il 21° Slam, il 4° successo agli US Open, il primo Grande Slam nell’anno dopo aver già detenuto i quattro trofei in due annate diverse e il doppio Career Grand Slam, l’86° torneo vinto in carriera. Per Medvedev, invece, può essere il 1° Slam a 25 anni di distanza dal Roland Garros di Yevgeny Kafelnikov e a 16 dagli Australian Open di Marat Safin, il successo in un torneo maggiore del 2021 più dominante qualora vincesse in tre o in quattro set (Djokovic a Wimbledon ne ha persi due), il 13° successo sul circuito maggiore. Cifre, queste, al servizio di momenti che possono fare la storia reale del tennis mondiale, in un senso o nell’altro. Alle 22:00 italiane, le 16:00 newyorkesi, luci accese su New York.

Foto: LaPresse

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