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Atletica, Olimpiado Tokyo: CJ Ujah è positivo all’antidoping. La Gran Bretagna perderà l’argento della staffetta 4×100

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Oltre alla beffa in pista, il danno che si completa fuori. Chijindu “CJ” Ujah, che ha fatto parte della staffetta 4×100 maschile della Gran Bretagna, beffata dall’Italia per un centesimo in finale alle Olimpiadi di Tokyo, è ora ufficialmente positivo: era già stato “beccato” già in Giappone per due sostanze proibite, SARM 523 e ostarina.

La positività delle controanalisi, comunicata dall’ITA (International Testing Agency) fa sì che, in automatico, scatti la procedura che porterà alla perdita della medaglia d’argento originariamente conquistata dal quartetto britannico, composto anche da Zharnel Hughes, Richard Kilty e Nethaneel Mitchell-Blake.

Il tutto dopo che più di un media inglese aveva avanzato sospetti di varia natura circa le prestazioni di Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Eseosa Desalu (per tutti Fausto) e Filippo Tortu. A finire squalificato, però, sara Ujah, mentre i suoi compagni non avranno più una medaglia al collo.

Il secondo posto sarà dunque riassegnato al Canada, con Andre de Grasse che si metterà al collo l’argento in questo modo, mentre la Cina aggiungerà un ulteriore bronzo alla già ricchissima quantità di medaglie in proprio possesso.

Foto: LaPresse

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