Pallavolo
Volley femminile, pagelle Italia-Slovacchia 3-1. Si salvano Chirichella e Danesi. Egonu a singhiozzo, Sylla non decolla
ALESSIA ORRO 6: E’ una partita complicata per lei. Come riesce a sistemare l’intesa con le centrali (qualche incomprensione a sorpresa in avvio con Danesi), perde progressivamente le attaccanti di palla alta e, nella confusione generale, commette anche qualche errore grossolano. Dimentica per qualche tratto Egonu che esce dalla partita, salvo poi rientrarci nel finale.
PAOLA EGONU 5: Non è questa la Egonu che ci si aspetta in un grande evento internazionale. le manca continuità, fatica a trovare ritmo, sbaglia tanto, sia in attacco che al servizio dove troppo spesso tira piano e in rete. A un certo punto sembra quasi lamentarsi per la scarsa attenzione che le dedica Orro che comunque, in quattro set, le serve comunque 44 palloni, solo il 39% dei quali vanno a terra. Poca efficacia al servizio, nulla a muro. Partita da dimenticare.
MIRIAM SYLLA 4.5: Per tre quarti di gara è sola a combattere con i suoi fantasmi, a partire dal servizio che è una rimessa in gioco, passando per una ricezione in cui, appena le rivali alzano un po’ il livello di battuta, va costantemente in affanno, fino ad arrivare ad un attacco che, per almeno tre set, è al limite dell’irritante, con errori pacchiani, un paio di volte anche senza muro. Si ritrova nel quarto parziale ma, nelle gare che contano, l’Italia non può permettersi di averla in campo in queste condizioni. Mazzanti ha l’obiettivo di ritrovarla e per questo non la fa sedere in panchina ma ormai il tempo è scaduto.
CRISTINA CHIRICHELLA 7: Finalmente si vedono sprazzi di ritorno ai livelli che l’hanno vista tra le grandi interpreti del ruolo di centrale. Di là c’è sempre la Slovacchia ma l’efficacia nella fast e l’attenzione a muro è quella dei giorni migliori e probabilmente qui la pazienza di Mazzanti sta per essere ripagata.
ANNA DANESI 7: Che debutto all’Europeo! Ci mette un po’ a carburare, soprattutto per via di qualche incertezza di Orro sulla costruzione del primo tempo, poi, una volta entrata in partita, non ne esce più ed è una delle poche certezze della squadra azzurra nella serata più buia. Bene in attacco e a muro.
ELENA PIETRINI 6: Fatica soprattutto in ricezione, viene presa di mira dalle battitrici avversarie sporadicamente ma difficilmente riesce ad essere precisa. In attacco toglie spesso le castagne dal fuoco nei primi due set, poi lascia il posto a Gennari e prede un po’ il ritmo.
ALESSIA GENNARI 5.5: Mazzanti gli concede anche qualche giro in prima linea e la risposta non è di quelle devastanti. Poca efficacia in attacco (40%) e anche in ricezione, che dovrebbe essere il piatto forte della casa, fatica un po’. Lo spirito è quello giusto, le serve forse una partita da titolare per trovare la giusta continuità.
MONICA DE GENNARO 6: Anche lei meno brillante del solito. Azioni lunghissime, che la vedono protagonista anche con due o tre interventi ma poi, magari, al momento decisivo arriva l’errore. Qualche imprecisione anche sul secondo tocco. La sua prova è la cartina di tornasole di un?italia non proprio sul pezzo.
Foto Cev
