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Tiro a segno, Olimpiadi Tokyo: Marco De Nicolo non riesce a centrare la qualificazione alla finale nella carabina 3 posizioni

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Il tiro a segno italiano saluta le Olimpiadi di Tokyo senza centrare neanche una finale. Nell’ultimo atto in programma ai Giochi, quello della gara di carabina 3 posizioni uomini da 50 metri, Marco De Nicolo non riesce infatti a entrare nei migliori otto per andare a giocarsi le medaglie nell’atto conclusivo che scatterà alle ore 09.50.

Il veterano azzurro parte bene trovando un solido 396/400 in ginocchio (100-99-97-100) e un ottimo 393/400 a terra (99-95-99-100), che temporaneamente lo hanno addirittura proiettato fra i migliori otto, salvo poi cedere nelle serie in piedi, chiuse con un negativo 379/400 (97-93-93-96), per un totale di 1168/1200 che lo sistemano in 19ma posizione; mentre Lorenzo Bacci, altro rappresentante tricolore presente in gara, si piazza 30° (1159/1200).

A giocarsi le medaglie e la gloria, nella finale che scatterà alle 09.50 e che chiuderà in assoluto il programma del tiro alle Olimpiadi di Tokyo, saranno invece: il favorito russo Sergey Kamenskiy (1183), il temibile cinese Changhong Zhang (1183), il solido norvegese Jon-Hermann Hegg (1181), il forte serbo Milenko Sebic (1180) i croati capaci di tutto Miran Maricic (1178) e Peter Gorsa (1176), il ritrovato ucraino Serhiy Kulish (1178) ed infine il veterano bielorusso Yury Shcherbatsevich (1176).

Ci si giocherà tutto in 45 colpi quindi, in una finale strutturata in “tre riprese”: chi succederà a Niccolò Campriani nell’albo d’oro di questa specialità? La “parola” ai tiratori, alle loro carabine e alle loro capacità tecniche e mentali.

Foto: UITS

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